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  • Perinetti si candida: 'Mi manca la serie A...'

    Perinetti si candida: 'Mi manca la serie A...'

    • L.T.

    A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giorgio Perinetti, Direttore Sportivo del Siena

    “Il calcio è fatto dalle giocate dei singoli. Non abbiamo fatto una grande prestazione ci siamo fatti intimorire dal Torino, ma siamo riusciti a non perdere la testa trovando il pareggio. Il nostro allenatore lavora con grande profitto, ma il calcio è fatto dalle giocate del singoli. Sognavo una partita come quella di stasera perché ho sempre voluto che le potenzialità di due città, quali Napoli e Palermo, potevano competere con le grandi squadre del nord. Napoli e Palermo non è solo la partita del sud, ma anche di grandi valori tecnici. Sono due grandi squadre, con due ottimi allenatori, due grandi società e giocatori capaci di accendere la sfida con le loro giocate. Lavezzi, Hamsik e Cavani per il Napoli, e Miccoli e Pastore per il Palermo.


    Napoli e Palermo hanno due allenatori preparatissimi, con caratteristiche diverse, ma tra i migliori d’Italia. In una partita di questo calibro non sarà difficile motivare i calciatori, perché le motivazioni le troveranno da sé. Certamente poi bisogna fere i conti con il campo, e le giocate dei singoli che possono spostare l’esito della gara.

    Ogbonna è un calciatore di grandi speranze, può giocare centrale e a sinistra. È un giovane italiano che si può perfezionare. Oggi ci sono tanti giocatori bravi all’estero, una volta i nostri erano i migliori.

    Mi manca la serie A, ma ho fatto una scelta venendo a Siena. Qui le soddisfazioni quando si vince sono le stesse, anche se vissute in una piccola realtà. Il San Paolo da’ un’emozione particolare, unica. Io ho avuto la fortuna di lavorare con il Napoli, ed esperienze del genere non le dimentichi più. Per adesso cercheremo di risalire con il Siena, poi a fine stagione tireremo le somme e vedremo cosa fare.

    La serie B è un campionato importante, da seguire e troppe volte sottovalutato. Dovrebbe essere un campionato propositivo per la serie A, ma ci sono sempre pochi giovani, al momento ce ne sono troppo pochi”.


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