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  • Pernambuco: dopo la Bomba!

    Pernambuco: dopo la Bomba!

    "Pronto, ciao. Hai visto che è successo all’ Olimpico...Una bomba!"
    "Una bomba? E che ha fatto? L’hanno tirata i romanisti?"

    "No. Gli Juventini".
    "Ma che rigiocavano contro la Roma?"

    "Ma no! Contro il Torino. Aspetta ora sembra che siano stati quelli del Toro… sembra che sia scoppiata nella curva Primavera mentre la stavano facendo".

    "Ma l’Olimpico non è a Roma? A Torino c’è lo Juventus Stadium. A Torino le Olimpiadi erano invernali, al Sestriere. E' l’Olimpico del Sestriere? Giocano in alta montagna?"

    "Ma no! L’Olimpico è il vecchio comunale dove ora gioca il Torino: è il derby Toro-Juve".
    "Ah…e quanti morti?"
    "Ma che dici? E’ una bomba carta, una specie di grosso petardo. Un bel po' di feriti. Comunque è gravissimo".
    "Sì è gravissimo. Ce l’hanno con Pallotta!"

    "Toro-Juve…Una bomba! E a Bergamo…hai visto Denis?"
    "Denis? No! Che ha fatto a Bergamo? Che ha fatto Verdini? Era con gli ultras della Fiorentina?"

    "Che dici? Che c’entra Verdini? Denis dell’Atalanta è entrato nello spogliatoio dell’Empoli e ha picchiato Tonelli".
    "Oddio l'Empoli. Ora vedrai che fanno ricorso e vincono la partita. Ora resta in A e sta per arrivare anche il Carpi. Il Parma se ne va e addio bacino d’utenza.

    Empoli + Carpi in due fanno una mezza squadra di B".
    "Che c’entra?  La partita Atalanta-Empoli poi era finita. Il problema è la violenza. Dopo Cagliari, Varese, gli striscioni contro la madre di Ciro… Ora questi della Juve, no… del Toro, no… della Juve che tirano la bomba".

    "Allora grazie a Dio mi confermi che Denis non è Verdini e che all’Empoli non danno la vittoria a tavolino?"
    "La violenza! La violenza nel calcio! Allo stadio, sui campi di allenamento..Zeman che lascia…"

    "Zeman, oddio! E il Foggia che fine fa?"
    "No, allenava il Cagliari. Comunque…la violenza, capisci?"

    "Sì. Faccio subito un comunicato. Eccolo: 'L’inaudita violenza con cui all'Olimpico di Torino dove una bomba di carta è deflagrata con grave pericolo per gli spettatori e ciò che è successo negli spogliatoi di Bergamo impongono un’immediata azione da parte di tutti, tesa a ripristinare il rispetto e la sportività che sono alla base di uno sport come il calcio, che nulla ha a che spartire con violenti facinorosi, indegni di assistere allo sport più bello del mondo. Saremo senza pietà, assicurando alla giustizia i responsabili di tali fatti esecrandi!”
    “Ma, a parte la sintassi, forse è…".


    "Hai ragione! E’ troppo forte. Ci vuole bastone e carota. Pugno e carezza. Fermezza e dialogo. Ecco il nuovo comunicato : 'Con  disappunto si apprendono i vivaci fatti di Torino e Bergamo. La passione, sempre lecita, non deve divenire esagerazione. S’invitano, perciò, i tifosi più entusiasti a moderare le pur sempre auspicabili manifestazioni di gioia, ricordando che gli avversari dovrebbero essere gli ideali compagni di un sereno pomeriggio allo stadio'".

    "Mah…'Apprendere i vivaci fatti'…L’italiano non mi convince. E poi dobbiamo inventarci qualcos’altro. Non basta il comunicato stampa".
    "Giusto! Giusto! Un bomba! Ecco che ci vuole: una bomba!"
    "Ma che dici! Sei matto!"
    "No. No. Un’idea pazzesca, deflagrante!"
    "E cioè?"
    "Un libro! Scrivo un libro! E’un dialogo fra un nonno e un nipote in cui il nonno spiega perché la violenza col calcio non ha niente a che fare e che il rispetto è alla base di questo sport. Lo sport più bello del mondo. Lo intitoliamo : 'Nel calcio vince chi è buono!' Lo tiriamo in un milione di copie e lo facciamo comprare a tutte le Società che lo regalano ai loro tifosi. Agli ultras non una, bensì due copie a testa. Vedrai che bomba!"

    "Sì…che bomba….  Questa l’ho già sentita".

    Fatti e personaggi non del tutto immaginari (purtroppo).


    Fernando Pernambuco

     

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