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  • Pescaramania:| Il pubblico che non c'è

    Pescaramania:| Il pubblico che non c'è

    Pescara è da sempre una piazza che vive di calcio. Il tifo è sempre stato vicino alla squadra, anche in Lega Pro, quando con lo stadio in ristrutturazione si andava a giocare fuori città. Proprio per questo motivo stride vedere che, nell'anno della Serie A, alla presentazione della squadra contro il Levante sugli spalti ci fossero solo 4.552 spettatori. Va bene che ad agosto in molti sono in vacanza e che l'avversario non era certo di spessore, ma dopo un'attesa durata 20 anni ci si sarebbe aspettato di vedere un po' di gente in più, invece che settori completamente vuoti, o quasi.

    Come mai? Zeman è andato via, sì, ma non è di certo questo il problema. I giocatori arrivati sono per la maggior parte degli sconosciuti, non ci sono grandi nomi che contribuiscano ad aumentare l'entusiasmo, ma anche questo non vuol dire nulla: in fondo lo scorso anno i vari Immobile, Insigne, Romagnoli, Kone, non li conosceva quasi nessuno. Il problema è un altro: sono i prezzi, un aspetto da non trascurare. Un biglietto in curva contro il Levante costava 12 euro, e di questi tempi uno ci pensa bene prima di comprare.

    Se con le big il pieno è assicurato, con le altre si rischia dunque di vedere lo stadio vuoto, perchè la campagna abbonamenti, complice l'aumento dei prezzi esagerato rispetto alla precedente stagione - ma anche rispetto alle altre squadre più blasonate - non è mai decollata. Inoltre la tessera non vale per le sfide contro Juventus, Milan e Inter. Logico che il pubblico, e non solo, pensi che la società voglia fare più soldi possibili sfruttando la passione dei tifosi. E così in molti restano a casa.

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