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  • Pescaramania:| Stroppa, perchè?
Pescaramania:| Stroppa, perchè?

Pescaramania:| Stroppa, perchè?

Quando è arrivato a Pescara, Giovanni Stroppa parlava di gioco, personalità, di squadra propositiva. Tutti concetti che avevano acceso gli entusiasmi e fatto pensare che Giovannino fosse davvero l'erede di Zeman. Tutti lo ascoltavano felici, nonostante lo scetticismo quasi scontato nei confronti di un allenatore che per la prima volta siede su una panchina nella massima serie. Con il passare del tempo però molti di quei concetti non si sono concretizzati, e alcune idee sono rimaste tali.

Dopo sette giornate di campionato il Pescara è una squadra altalenante, non ha un gioco definito, non ha idee, non ha personalità, e la maggior parte dei punti che ha ottenuto li ha conquistati giocando male. Ci mancherebbe, sono sempre punti e vanno benissimo, ma adesso c'è bisogno di maggiore chiarezza. Con la Lazio si è vista una squadra priva di carattere, che ha perso senza nemmeno provarci. Perché? Come mai da una partita all'altra ci sono tutti questi cambiamenti nell'undici di partenza? Non sarebbe meglio proseguire per una strada unica, che sia però sempre la stessa?

In più si ha l'impressione che si punti troppo sui singoli e poco sul concetto di squadra. Il mister, nel frattempo, ha detto di avvertire troppa negatività intorno ai suoi reagazzi: bene, allora sia lui a trasformarla in positività, a darle un'impronta e a fare in modo che resti indelebile all'interno del gruppo. Il tempo è passato, è ora di sapere chi siamo e soprattutto dove vogliamo andare, o restare.

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