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  • Pesoli a CM: 'Carobbio e Gervasoni mi stanno rovinando, voglio giustizia'

    Pesoli a CM: 'Carobbio e Gervasoni mi stanno rovinando, voglio giustizia'

    • Marco Gentile

    In esclusiva per Calciomercato.com ha parlato Emanuele Pesoli: il difensore del Verona, ex Varese e Siena, è stato squalificato per tre anni dal Procuratore Federale nell'ambito del calcioscommesse ed attualmente, in segno di protesta e dissenso, si è incatenato davanti alla sede delle Figc in via Allegri a Roma intraprendendo anche uno sciopero della fame che dura da tre giorni. 

     
    Emanuele sei incatenato da tre giorni davanti alla sede della Figc e questo è anche il tuo terzo giorno di sciopero della fame: credi che questa protesta avrà un seguito?
    "Mi auguro di sì, io voglio giustizia, sono stato squalificato per qualcosa che non ho mai fatto. Essermi incatenato davanti alla sede della Figc vuole essere il mio segno di protesta".
     
    Torniamo indietro nel tempo: nella stagione 2010-2011 hai giocato nel Varese e Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio ti accusano per aver cercato di accomodare la partita Siena-Varese, spiegaci com'è andata:
    "Sì, è esatto. Carlo Gervasoni mi accusa di averlo contattato per cercare di accomodare la partita sul risultato di parità fra Siena e Varese. Sempre secondo Gervasoni, Carobbio ha risposto in maniera negativa. La partita è finita 5 a 0 per il Siena e io sono entrato sul risultato di 4 a 0. Quello che voglio dire è che sarei un pazzo a rovinare tutta la mia carriera fatta di sacrifici e di gavetta per combinare una partita, io sono innocente".
     
    Cosa ti aspetti che accada?
    "Io non chiedo di essere prosciolto, ma voglio difendermi davanti a questi due personaggi che mi accusano ingiustamente. Voglio avere la possibilità di rispondere alle domande e dire la mia verità a fianco del mio avvocato. E' assurdo quello che mi sta succedendo, stanno rovinando la mia carriera fatta di duro lavoro e non ci sto".
     
    Il Verona ti sta appoggiando in questa protesta?
    "Fortunatamente sì, ho sentito il direttore sportivo Sean Sogliano e il direttore generale Giovanni Gardini. La società mi sta appoggiando nella maniera più assoluta dicendomi che mi aspetteranno".
     
    Dall'ambiente varesino hai ricevuto qualche segnale di incoraggiamento?
    "A parte qualche tifoso del Varese che mi vuole bene, sono rimasto amareggiato dalle parole del presidente Rosati. Ha dichiarato che l'ho deluso e che per lui ero come un figlio, per lui sono colpevole ma non si può giudicare una persona che non ha fatto niente, queste parole mi hanno fatto davvero male".
     
    I tuoi tre anni di squalifica fanno il palio con alcuni proscioglimenti di giocatori più "famosi", ti da fastidio questa cosa?
    "Sinceramente no, sono concentrato sulla mia posizione e vado avanti per la mia strada. Ripeto voglio avere la possibilità di difendermi e non avrò pace finchè non ce l'avrò fatta".

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