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  • Pinilla ed Hernandez:|‘Non si muovono a gennaio’

    Pinilla ed Hernandez:|‘Non si muovono a gennaio’

    • Luca Cellini

    "Fanno bene a Firenze a spaventarsi in vista di domenica prossima, perché in effetti il fortino del ‘Barbera’ quest’anno sembra inespugnabile: cinque partite, cinque vittorie, dodici-tredici gol fatti. Mi sembra, effettivamente un trend positivo ed importante per noi.  L’anno scorso la Fiorentina ha vinto quattro a due, in una partita che fu molto strana, con Delio Rossi sulla nostra panchina allora, perché il gol del pareggio lo segno’ un ragazzino, mi sembra debuttante in maglia viola, Camporese, che disputo’ anche un bel match. Quello non fu un bel Palermo, non ho un ricordo super di quella partita".  Il vicepresidente del Palermo Guglielmo Miccichè, ospite ai microfoni di Radio Toscana, ha parlato all’antivigilia della sfida di domenica prossima fra i rosanero guidati da Devis Mangia e la Fiorentina dell’ex tecnico del club siciliano, Delio Rossi, rievocando le sfide delle passate stagioni. “Palermo e Fiorentina danno vita sempre a belle partite – ha proseguito nei suoi ricordi della prossima sfida al ‘Barbera’ Guglielmo Miccichè – Ricordo un gol di Gilardino con un pugno, un gol di Mutu con un giocatore del Palermo a terra, con Guidolin e Prandelli sulle rispettive panchine.Ricordo il primo gol di Cavani in serie A ma anche le belle partite di Amauri a Firenze, non dimenticando il successo della passata stagione del Palermo, con gol meravigliosi di Ilicic e Pastore ed un rigore sbagliato da Ljajic sul due a uno per noi. Mi aspetto una bella partita anche domenica prossima, qui a Palermo è prevista une bella giornata, con temperatura calda. Ci sono tutti gli estremi per un gran match’.

    Ed il vicepresidente del Palermo sgombra i pensieri negativi a chi vede il futuro sulla panchina rosanero di Devis Mangia legato alla prossima sfida con la Fiorentina. ‘E’una sorpresa per il campionato di serie A ma non per noi che conoscevamo quanto bene avesse fatto sulla panchina della Primavera del Varese – ha sottolineato Micciche’ parlando dell’attuale tecnico rosanero – Qui a Palermo, quando noi lo abbiamo coinvolto nella prima squadra,obiettivamente eravamo consci che avrebbe fatto bene perché e’ serio, preparato, uno che la fa giocare bene la squadra. Siamo contenti che lui abbia preso in mano il Palermo. Mi auguro che Mangia duri molti anni con noi. Obiettivamente non ci sono contrasti di alcun tipo con lui. E’un allenatore che noi consideriamo il nostro tecnico a tutti gli effetti. Un allenatore giovane, come giovane è la nostra intelaiatura, la squadra piu’ giovane, insieme all’Udinese, di tutta la serie A; avendo anche il direttore sportivo piu’giovane d’Italia. Mi auguro che questo team di gioventu’ duri il piu’ lungo possibile”.

    A poco piu’ di un mese dalla riapertura delle trattative, Guglielmo Miccichè ha anche parlato del futuro mercato del Palermo. "Hernandez e Pinilla non si muovono nel mercato di gennaio – ha dichiarato il numero due rosanero sulle future strategie del Palermo – Il primo è un giocatore giovanissimo, purtroppo infortunato, per cui ne riparleremo al ritorno in campionato, dopo la sosta natalizia. Pinilla lo considero una delle punte piu’ forti in circolazione. Un giocatore di una potenza e di una generosità straordinaria. Non c’è alcuna volontà nostra di metterli sul mercato, però come diceva giustamente Zamparin, tutto ha un prezzo nel mondo del calcio,  anche se questi due giocatori il prezzo ce l’hanno molto alto. Nocerino è andato via a prezzo da ‘saldo’ ma era in scadenza di contratto e considerato che a gennaio lui avrebbe firmato per una squadra che non era il Palermo, e che da un anno gli sottoponevamo regolarmente il contratto da firmare, un po’ come sta accadendo a Firenze con Montolivo, abbiamo preferito prendere poco lo scorso fine mercato, invece che niente.- ha concluso Guglielmo Miccichè- Non teniamo nessuno che non voglia stare con noi. Quando interviene una società come il Milan, tutto va ‘a carte quarantotto’. Il Milan è il Milan sia come società che come ingaggio e noi su certi fronti non potevamo contrastarlo’.
     


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