Cambiano volto e risultato. Si alternano sul proscenio più importante e sulle copertine di tv e giornali: sono i tenori del Palermo, ogni benedetta domenica a caccia dell'acuto più alto. E il pubblico del Barbera li applaude convinto, chiede repliche e le ottiene. Il volto di Mauricio Pinilla è l'emblema della voglia di vincere a tutti i costi, attorno a lui si è stretta la squadra nel momento più difficile contro il Parma: il suo ingresso in campo ha scacciato gli incubi e ridato certezze.

Non importa più chi inizia la partita, conta chi sa strappare le pagine sgualcite del romanzo iniziato magari da altri e riscrivere la storia. Per un goleador giramondo come Pinilla non è difficile prendersi la scena all'improvviso, lui è sempre stato pronto a tutto: nel primo tempo del match col Parma si è riscaldato a bordo campo e poi è tornato in panchina, all'intervallo ha ripreso a correre e alla ripresa del gioco è stato puntuale con il gol. Lì doveva essere e lì è stato, davanti alla porta.

Il reparto-fantasia rosanero ha ben accolto la capacità penetrativa del cileno, centravanti di ruolo, capace di infiltrarsi tra le strette maglie del Parma come gli era riuscito già in altre occasioni. Saper spostare l'inerzia di un match incerto vuol dire innanzitutto mantenere alta la concentrazione ed essere propositivi nell'atteggiamento in campo. 'I giocatori che vanno in panchina servono a questo - ha spiegato Pinilla -, devono cercare di dare una mano e farsi trovare pronti appena chiamati in causa. A me per fortuna è riuscito e sono molto contento...'.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)