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  • CM SHOW. Pino Campagna-Papy Ultras: 'Bogdanov... sei connesso?' VIDEO

    CM SHOW. Pino Campagna-Papy Ultras: 'Bogdanov... sei connesso?' VIDEO

    • Germano D'Ambrosio

    Dai primi passi a La sai l'ultima? fino alla grande ribalta di Zelig Off. Il foggiano Pino Campagna oggi è uno dei cabarettisti più apprezzati del panorama nazionale, e il suo personaggio di 'Papy Ultras' fa ridere tutta Italia dal 2003. In attesa di riprendere la fortunata trasmissione televisiva su Canale 5, Pino ha intrattenuto una chiacchierata semi-seria con noi di Calciomercato.com. Da vero appassionato di calcio, non solo da ultras…

    Pino, sdrammatizziamo: cos'ha pensato Papy Ultras, il tuo personaggio più conosciuto, di fronte alle immagini di Italia-Serbia di due settimane fa?

    'Vorrei ripetere a Ivan Bogdanov il mio tormentone: Ci sei? Ce la fai? Sei connesso?. Cosa dire… mi è molto dispiaciuto, anche perché serbi, croati, montenegrini, sono gente che si è guadagnata da vivere, ha affrontato le guerre e tutte le cose più brutte che possono capitare. Quindi per loro lo sport è vitale anche per riabilitarsi agli occhi della gente. Pensiamo alla Croazia, che quando gioca a pallone dà spettacolo. Questi ragazzi ci mettono impegno, credono molto in quello che fanno. Purtroppo poi i facinorosi non esistono solo in Italia ma in tutto il mondo. Io faccio il Papy Ultras, che come ho sempre detto è un ultrà nell'adeguarsi al modo un po' violento che hanno i nostri figli quando ci impongono dei linguaggi. Oggi i nostri figli non parlano più l'italiano, ma l'internettese: ti bloggo, ti taggo. Io ho chiesto a mia zia: ti posso taggare? E lei: và a taggà a te e a mamm't. E poi i serbi sono un po’ come i foggiani: anche noi mangiamo pane e pallone, e a volte esageriamo…'.

    A proposito, tu sei un grande tifoso del Foggia, nonché autore dell'inno ufficiale della squadra. Il ritorno di Zeman in panchina ha fatto sognare anche te?

    'Zeman a Foggia sta diventando come Padre Pio. Non vorrei mischiare il sacro con il profano, ma l'ultima volta che sono stato a Foggia con la mia tournee estiva io ho visto le bancarelle con l'olio santo di Zeman, i miracoli dello Zaccheria dal 1990 in poi. Se continua a fare questo gioco-spettacolo, tra qualche giorno inizierà il processo di beatificazione al Vaticano. E poi è uno che fuma tanto e parla poco: se fossero così anche le suocere, mi sposerei ogni giorno'.

    In questo periodo si parla tanto di Tessera del Tifoso. Cosa ne pensa Papy Ultras, e cosa ne pensa invece l'appassionato di calcio Pino Campagna?

    'Papy Ultras direbbe che dovrebbero cambiare la dicitura… non Tessera del Tifoso, ma Tessera del Rissoso. Così chi ce l'ha, non può entrare allo stadio. Da una parte Maroni ha fatto molto bene a introdurre questa normativa, ma purtroppo non incontra il favore dei tifosi. Molti gruppi in Italia stanno lottando per abolirla, tuttavia se vogliamo risolvere il problema della violenza questo può essere un ottimo viatico, anzi uno dei tanti viatici per farlo. Del resto la violenza è come un fiammifero, che se lo prendi in mano e lo sfreghi, si accende subito. Basta una scintilla e diventa incontrollabile. Per quanto mi riguarda, un po' di agonismo ci vuole sempre, nel calcio come nella vita. A me piace molto il calcio inglese, perché non ci sono femminucce ma c'è rispetto tra i giocatori, anche se sono successi dei casi incredibili. Lì tutti si impegnano per portare a casa il risultato; non mi piacciono le partite del facciamo a metà, facciamoci due spaghi… Il mio Papy Ultras è un tifoso del calcio spettacolare, del bel gioco, delle coreografie degli ultras. Lo dico sempre: si è ultras sette giorni su sette. Noi li condanniamo sempre per gli episodi di violenza, e invece ogni tanto bisognerebbe anche alzare lo sguardo e guardare la curva di una squadra, la bellezza di una coreografia su cui si è lavorato tutta la settimana. Ieri ho visto un gol fantastico di Lavezzi contro il Milan, una specie di vangata a campanile: sono queste le prodezze balistiche che mi fanno entusiasmare nel calcio'.

    Da pugliese, un pensiero su Antonio Cassano. Deve ripartire da lui il nuovo corso di Cesare Prandelli in Nazionale?

    'Cassano è uno che tratta la palla molto bene, forse anche meglio di una donna. Lui dice che ha avuto 1.500 donne… se me ne fa conoscere una pure a me, giuro che mi faccio l'abbonamento al Bari! E per un foggiano come me, sarebbe come per un bresciano tifare Atalanta. Come giocatore Cassano non si discute, è uno cresciuto dal niente e che fa della palla quello che vuole. Ma non affiderei tutte le speranze della Nazionale italiana su di lui, mi sembra uno sminuirsi. Bisogna che a Cassano si affianchi un altro Baggio, un altro Del Piero, un personaggio carismatico. Lui di carisma ne ha già tanto… ci vorrebbe forse proprio un altro Cassano al suo fianco! Del resto l'Italia non la vedo affatto bene: i vivai non esistono più, l'Under 21 è stata buttata fuori e ora è stata affidata a Ferrara. Insomma, non è un bel periodo per la Nazionale ma anche per le squadre di club, che quando si confrontano in campo internazionale hanno sempre la peggio. C'è qualcosa che non va…'.


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