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  • Pioli e il Palermo:| 'Nulla da rimproverarmi'

    Pioli e il Palermo:| 'Nulla da rimproverarmi'

     

    «Non ho gran voglia di far polemiche o di replicare a tutto quello che è stato detto. È andata male e mi dispiace per come sia finita con il Palermo, avevo entusiasmo e motivazioni e ho sempre dato tutto in questa mia breve avventura. Starò via dalla città per smaltire la delusione, ma auguro le migliori fortune al club, alla squadra e ai tifosi, che devono star vicini ai calciatori. Il pubblico qui è unico e deve aiutare il Palermo».

    Stefano Pioli, ex allenatore del Palermo, rimpiazzato con Denis Mangia, non alza la voce e incassa con stile un allontanamento maturato in tempi brevissimi: il tecnico emiliano ha battuto un poco invidiabile record al Palermo di Zamparini: cacciato dopo nemmeno una giornata di campionato, prima che la serie A prendesse il via. Ezio Glerean e Stefano Colantuono, negli anni scorsi sulla panchina rosanero, erano stati esonerati dal patron friulano dopo i primi novanta minuti di campionato, e per questo «condannati» a non poter allenare per il resto della stagione. Stavolta qualche consigliere vicino a Zamparini ha sottolineato come fosse meglio mandar via Pioli adesso, in modo tale che l’allenatore possa anche trovare una panchina a campionato in corso, scongiurando un anno di attività. Pioli ha ricevuto l’ufficialità dell’esonero poco prima che il Palermo pubblicasse un comunicato ufficiale.

    Probabilmente sta cercando le ragioni del fallimento, insieme al suo staff di collaboratori, ma a questo proposito ha qualche certezza: «Personalmente non ho nulla da rimproverarmi in questa breve esperienza, anzi rifarei tutto quello che ho fatto. È andata male, ma devo provare a ripartire. La squadra è cambiata tanto e ci sono state alcune difficoltà, ma credo servisse più tempo». E il tempo, si sa, non è la specialità della casa nel Palermo di Zamparini, presidente che tra Venezia e Palermo (a partire dal 1987) ha licenziato 32 volte il proprio allenatore. La prematura eliminazione dall’Europa League per mano dei modesti svizzeri del Thun, secondo il tecnico, ha iniziato a incrinare il rapporto con il patron. «La sfida europea è arrivata troppo presto per noi, ci ha tagliato le gambe. E poi le tante cessioni hanno minato le certezze di questa squadra». Addio Pioli, o arrivederci. Con Zamparini non si sa mai.

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