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  • DOYEN SPORTS a Calciomercato.com: 'Orgoglio per cio' che facciamo nel calcio'
DOYEN SPORTS a Calciomercato.com: 'Orgoglio per cio' che facciamo nel calcio'

DOYEN SPORTS a Calciomercato.com: 'Orgoglio per cio' che facciamo nel calcio'

Gentili Signori,
Nelle scorse settimane il vostro sito web ha pubblicato una serie di notizie negative e diffamatorie relativamente alla società per la quale lavoro, la Doyen Sports.
 

Il Sig. Russo, l’autore di queste errate rappresentazioni, sembra conoscere poco in merito alla Doyen Sport, atteso il numero di elementi e di fatti errati riportati nei suoi articoli.
Persone quali Jorge Mendes, Quique Pina o Luciano D’Onofrio non sono attualmente parte, ne’ hanno mai fatto parte, della Doyen Sports. Non esistono rapporti privilegiati con questi individui e affermazioni in tal senso sono mere speculazioni.

Come il Sig. Russo segnala correttamente, il coinvolgimento di Doyen Sports nel mondo del calcio è iniziato in Spagna, in uno dei migliori campionati di calcio del mondo, i cui club, in questa stagione, hanno la possibilità di vincere le due più importanti competizioni per club in Europa. Quale nuovo operatore del settore, Doyen Sports ha scelto di sponsorizzare club storici come l'Atletico Madrid e il Getafe, in modo da incrementare la riconoscibilità del proprio marchio e proporsi come serio interlocutore di servizi finanziari nel mondo del calcio. Da quattro anni a questa parte, i risultati dell’assistenza finanziaria prestati da Doyen Sports a numerosi club della Liga parlano da soli: l’Atletico Madrid ha spezzato il duopolio del calcio spagnolo e ha portato a casa il tanto atteso titolo de “La Liga” e ha raggiunto la finale della Champions League lo scorso anno. Il Sevilla FC si è appena qualificato per la seconda finale consecutiva dell’Europa League, dopo aver vinto il torneo lo scorso anno.
 
La competenza finanziaria di Doyen Sports ha aiutato molti altri club a competere ad altissimi livelli; tra gli altri, squadre come il Benfica, il Porto, il Valencia, il Flamengo, ecc.
Tutti i club che hanno lavorato con Doyen Sports hanno riportato notevoli profitti economici derivanti dai contratti sottoscritti grazie alla nostra società.
 
Il Sig. Russo menziona anche una sfavorevole "spirale di dipendenza finanziaria". Vorrei richiamare la Vostra attenzione su quanto segue. 

Miguel Ángel Gil, CEO dell’Atletico Madrid ha recentemente affermato che grazie a Doyen Sports e alla Sua assistenza finanziaria, il club è stato in grado di migliorare le prestazioni in campo e di aumentare le proprie entrate economiche.

Un dirigente dello Sporting Gijon ha dichiarato che "Se non fosse stato per Doyen Sports, lo Sporting Gijón non esisterebbe più". Una chiara indicazione dell'importanza di Doyen per lo Sporting Gijón, contrariamente a quanto l'articolo del signor Russo insinua.
 
Nel suo articolo, il Sig. Russo menziona che Doyen Sports ha iniziato nella Liga spagnola, in quanto era il campionato di calcio più indebitato al mondo. Nel 2011, non era solo la Liga ad essere in debito, anche l’intero settore finanziario soffriva e non era in grado di fornire l’aiuto economico di cui i club necessitavano. Per citare Amadeo Salvo, presidente del Valencia: "In passato, quando il Valencia ne aveva più bisogno, Doyen ci ha sempre fornito il supporto economico di cui il club necessitava".

Il motivo per il quale abbiamo cominciato a lavorare con La Liga nel 2011, era quello di fornire un’alternativa al tradizionale sistema bancario, una nuova fonte di finanziamento unita ad una profonda conoscenza del mondo del calcio. Claudio Pasqualin, una figura di rilievo del calcio italiano, ha recentemente ammesso l’importanza di società come Doyen Sports: "I fondi di investimento sono gli unici che stanno ancora investendo nel calcio".
 
Il sig. Russo  sempre inoltre non avere familiarità con il nostro modello di business. Doyen Sports opera in due differenti modi.
Il primo
consiste nel fornire prestiti tradizionali alle società di calcio, in modo che possano affrontare i loro obblighi finanziari e le loro esigenze di cassa. Questo non è molto dissimile dal modo in cui le banche operano. La differenza è che Doyen Sports, grazie alla profonda conoscenza del business del calcio, è in grado di concedere prestiti a quei club che tradizionalmente hanno trovato per anni i rubinetti bancari chiusi.
 
Grazie al nostro secondo modello operativo, noto come Third Party Investments (TPI), Doyen Sports fornisce prestiti ai club per dare loro la possibilità acquistare i migliori talenti calcistici sul mercato ed avere così modo da costruire team di successo in grado di competere con alcuni dei più ricchi club del mondo.
 
Il signor Russo si riferisce spesso a giocatori "controllati da Doyen". Nessun giocatore è mai stato controllato da Doyen Sports.
Nei nostri contratti, nessun controllo sui giocatori è contemplato questo spetta esclusivamente ai club così come la decisione finale su eventuali trasferimenti spetta al club ed al giocatore.
 
Il signor Russo afferma che, in tali transazioni, "I club possono incassare solo una piccola parte di denaro, mentre la maggior parte dei fondi spettano a Doyen. È per questo che la situazione economica delle squadre spagnole, non è di molto migliorata".
Ciò è del tutto falso. 

Vediamo l'esempio di Geoffrey Kongdobia: Doyen Sports ha finanziato il trasferimento del giocatore al Sevilla FC. Quando il giocatore si è trasferito al Monaco, per una cifra di gran lunga superiore, il Sevilla FC ha realizzato un utile significativo, senza aver mai messo a rischio la sua salute finanziaria. Il Sevilla FC, da questo trasferimento, ha avuto lo stesso profitto di Doyen Sports, senza investire un centesimo.
 
Il TPI, così come lo intente Doyen Sports, è uno strumento finanziario che offre una grande opportunità per i club con una minore disponibilità economica per consentire loro di costruire squadre che possano competere con i migliori club d’Europa.
Senza il TPI, solo squadre come il Barcellona, il Manchester United o il Bayern Monaco potrebbero vincere i trofei. Il divieto della FIFA sul TPI, espresso contro il parere e l’opinione della stragrande maggioranza di coloro che sono stati consultati, andrà effettivamente a soffocare la concorrenza nei confronti dei club più ricchi del mondo.
 
E’ per questo che, insieme ai campionati Spagnolo e Portoghese, Doyen Sorts ha deciso di unirsi al contenzioso contro il divieto espresso dalla FIFA. Molti club in tutto il Mondo, anche da campionati importanti come la Bundesliga, hanno espresso la loro contrarietà e stanno sfidando il divieto della FIFA. Oltre a sbilanciare le competizioni a favore dei club più ricchi del Mondo, il divieto sul TPO è anche una palese violazioni delle leggi nazionali e comunitarie in materia di libera circolazione delle persone e dei capitali, nonché delle norme sulla concorrenza. I commenti espressi recentemente dal Sig. Platini sul Fair Play finanziario possono essere un segno di un cambiamento nel prossimo futuro.
 
Il Sig. Russo riporta anche una serie di informazioni false sugli investitori che starebbero dietro la società. 

Doyen Sports fa parte del Gruppo Doyen, una holding multinazionale che opera vari investimenti in settori come quello minerario, energetico, delle costruzioni e del turismo.
Gli investitori del Gruppo sono privati cittadini senza desiderio di riconoscimento pubblico, la cui privacy deve essere rispettata. Tuttavia, le autorità competenti e gli enti di regolamentazione sono pienamente consapevoli di chi siano i nostri investitori, che risultano completamente identificati, così come lo sono i beneficiari finali delle operazioni effettuate. La Società Doyen è oggetto di verifica da parte di una delle prime società di revisione a livello mondiale e rispetta la normativa antiriciclaggio applicabile.
 
Il Sig. Russo ha dichiarato che gli operatori TPO ignoreranno le regole della FIFA comprando le Società di calcio. Doyen Sports non ha alcuna intenzione di acquistare società di calcio, che siano “Club giovanili spagnoli”, l’AC Milan o qualsiasi altro club. Siamo sicuri di operare in un modo del tutto legittimo e che i giudici riconosceranno la legittimità del nostro modello di business. In ragione di ciò, non abbiamo alcuna necessità di comprare un club per condurre i nostri affari. Come già precedentemente comunicato, Doyen Sports è orgogliosa di essere stata scelta dal Sig Bee Taechaubol per consigliarlo sulla politica sportiva da adottare da parte dell’AC Milan, se i negoziati tra il signor Taechaubol e Fininvest, per l’acquisizione di una quota dello storico club italiano, avranno un esito positivo.
In nessun modo Doyen Sports entrerà a far parte della struttura societaria del club rossonero.
 
Non ultimo, il Sig. Russo ha applaudito la decisione dello Sporting Club del Portogallo di ignorare il contratto che lo lega con Doyen Sports, contratto attraverso il quale lo Sporting ha ottenuto un finanziamento per l’acquisizione di Marcos Rojo, che è stato un giocatore importantissimo giocatore per la squadra. Siamo sicuri che, se il Signor Russo conoscesse la piena portata dei fatti, non avrebbe applaudito ad un così totale disprezzo per le regole fondamentali del business.
 
Il Sig. Russo stesso ha detto che in molti casi i giornalisti sportivi non comprendono quello che riportano e inducono in errore i loro lettori.
Abbiamo timore che il Sig. Russo abbia frainteso il modo di operare di Doyen Sports, di investire e reinvestire nel calcio. La prova è che Doyen Sports non è mai stata consultata dal Sig. Russo, nonostante i numerosi articoli che egli scrive su di noi.
 
Il signor Russo cita più volte il "lato oscuro del calcio". Sebbene siamo d’accordo che questo aspetto esista, siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo realizzato nel calcio fino ad ora , e non siamo parte di alcun lato oscuro. Abbiamo un sito web in cui sono descritte tutte le nostre transazioni e le nostre attività, rispondiamo a numerose richieste da parte di giornalisti da tutto il mondo e partecipiamo a numerosi eventi pubblici in cui si discute il futuro del settore calcio. Rappresentiamo alcune delle figure più importanti nello sport come David Beckham, Neymar o Boris Becker. E' un peccato il signor Russo non ci abbia mai consultato, perché sono sicuro che un confronto gli avrebbe permesso di scrivere articoli più equilibrati e istruttivi.
 
Cordialmente
Nélio Lucas



LEGGI QUI LA REPLICA DI PIPPO RUSSO

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