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  • Pippo Russo, il triangolo sì: Osvaldo e quel ponte verso il Porto

    Pippo Russo, il triangolo sì: Osvaldo e quel ponte verso il Porto

    Pablo Daniel Osvaldo comincia da capo per l’ennesima volta. Dopo essere stato cacciato pure dal Boca Juniors, dove si è fatto notare più per i casini della vita privata che per quanto fatto sul campo (CLICCA QUI), e dopo aver rescisso il contratto col Southampton che lo prestava in giro per il mondo pur di non bruciare l’investimento (CLICCA QUI), l’attaccante che ha pure vestito la maglia della nazionale italiana è pronto a tornare in Europa. Destinazione quasi sicura è il Porto, club i cui movimenti di mercato meritano sempre una particolare attenzione. E anche quello che porterebbe Osvaldo a giocare per i Dragões non fa eccezione. I dettagli dell’affare, infatti, sono tutt’altro che chiari. E ciò a dispetto di quanto riportato oggi sulle pagine di O Jogo, il più portista dei tre quotidiani sportivi portoghesi. Secondo la versione del giornale, Osvaldo arriverebbe a costo zero (CLICCA QUI). E messo in questi termini sembrerebbe uno di quei tanti affari che hanno contribuito a costruire il falso mito sul Porto come club capace di generare plusvalenze (CLICCA QUI), e che permettono al suo presidente di rilasciare interviste ai quotidiani esteri durante le quali conciona di modelli virtuosi di gestione e grande fiuto per gli affari (CLICCA QUI). Ma davvero Osvaldo arriva al Porto a costo zero?

    Di sicuro, non ci arriva da svincolato. Perché giusto ieri l’attaccante si è recato presso la sede della federcalcio uruguayana. A fare cosa? A firmare un contratto con la Istitución Atlética Sud América (CLICCA QUI). Dunque, da ieri Osvaldo non è più un calciatore svincolato. Ne dobbiamo dedurre che l’Atletica Sud America lo regalerà al Porto? Potremo saperlo a breve, quando in caso di acquisto del calciatore il club portoghese dovrà comunicare all’autorità di Borsa (CMVM) i dettagli della transazione. Ma intanto possiamo già mettere a fuoco altri dettagli, molto più significativi rispetto all’eventuale costo del calciatore. E per introdurre l’analisi torna comodo prendere in prestito la formula utilizzata dal quotidiano sportivo argentino “Olé” nel titolare la notizia: “Osvaldo nel paradiso” (CLICCA QUI). Una formula che ai non esperti in materia di economia parallela del calcio globale può far credere che l’attaccante abbia raggiunto un picco della propria carriera calcistica.

    E invece il significato è tutt’altro. Il “paradiso” cui si fa riferimento è uno dei “paraisos fiscales deportivos” individuati dall’AFIP (Administracion Federal de Ingresos Publicos, l’agenzia delle entrate argentina CLICCA QUI). Si tratta di club uruguayani e cileni specializzati in “triangolazioni” di calciatori argentini, e sudamericani in generale. E in cosa consisterebbe la triangolazione? Funziona così: quando un club A deve cedere un calciatore a un club B, anziché cederglielo direttamente lo fa passare da un club estero C (CLICCA QUI). Il meccanismo è particolarmente vantaggioso quando i club A e B sono argentini, perché grazie al passaggio del calciatore attraverso un club estero C il livello della tassazione sulla transazione si riduce drasticamente. Ma la triangolazione viene utilizzata anche nei casi di calciatori che vengono ceduti a club esteri, o di calciatori svincolati che prima di partire per l’Europa si fermano a mettere una firmetta su un contratto per legarsi a un club uruguayano o cileno. Un esempio di quest’ultimo tipo è dato dal difensore argentino Facundo Roncaglia, che nell’estate del 2102 sarebbe dovuto arrivare alla Fiorentina a parametro zero dal Boca Juniors e invece giunse attraverso il Fenix, club uruguayano (CLICCA QUI).

    Insospettita da questa pratica, l’AFIP mise nel 2012 sotto ispezione 444 trasferimenti di calciatori, e da ciò scaturì un’inchiesta penale (CLICCA QUI), purtroppo naufragata per le smanie di protagonismo del procuratore incaricato, Pablo Oyarbide. In quell’occasione l’Afip stilò una lista dei “paraisos fiscales deportivos”, cioè i club specializzati in triangolazioni, anche definiti “bridge club” (CLICCA QUI): fra questi potete trovare i citati Fenix e Institución Atlética de Sud América. Mancano i nomi di  altri club specializzati in questa pratica, come il Deportivo Maldonado e il Club Atletico Rentistas, perché questi ultimi non risultano aver triangolato calciatori argentini.
    Per quanto riguarda l’Atlética Sud América, si tratta di un club della serie B uruguayana guidato da una proprietà argentina, così come buona parte dei “paraisos fiscales” (CLICCA QUI). Il plenipotenziario del Sud América è Vicente Celio, ex presidente del club argentino Chacarita, che in questa intervista nega persino d’essere il presidente del club uruguayano (CLICCA QUI) e sminuisce la questione delle triangolazioni. Non abbastanza da convincere la Fifa, che a marzo 2014 ha sanzionato l’Atlética assieme a quattro club argentini (Cordoba, Independiente, Racing Club e Rosario Central)  con l’accusa di avere effettuato dei “bridge transfer” (CLICCA QUI). E le magagne per l’Atlética non finiscono qui, perché l’onda lunga dell’inchiesta del 2012 è tornata a farsi sentire lo scorso aprile (CLICCA QUI).
    Questo è il club cui ieri si è legato Osvaldo prima del suo (per il momento eventuale) passaggio al Porto. Sarà un bridge transfer anche questo? Fate voi.
    @pippoevai

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