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Pippo Russo: la Doyen e quello strano contratto con lo Sporting Gijon

Pippo Russo: la Doyen e quello strano contratto con lo Sporting Gijon

Lo scorso giovedì si è tenuta un’infuocata Junta de Accionistas dello Sporting Gijon. Un meeting teso, e non soltanto perché il club continua a versare in una pesante crisi finanziaria (http://asturias.eldesmarque.com/sporting/noticias/8039-la-deuda-del-sporting-de-gijon-asciende-a-30-5-millones-de-euros), tale da far passare in secondo piano i risultati della squadra in piena corsa per la risalita in Primera Division. A far impennare la temperatura dell’assemblea sono state le domande senza filtro rivolte a Alfredo García Amado, direttore generale del club biancorosso. Interrogativi che si sono appuntati su alcune voci di spesa quantomeno sospette, e soprattutto sull’ingombrante presenza di un soggetto che in queste settimane state imparando a conoscere: Doyen Sports Investments.
Come riportano gli articoli pubblicati oggi dal sito Golaverage.com (http://www.golaverage.com/index.php/id/39/objeto/4395/claves/Amado-levanta-parte-del-velo-sobre-Mendy-y-Doyen) che segue molto da vicino le vicende del club asturiano, e dal blog Vendovos Mareo (http://vendovosmareo.blogspot.it/2015/05/la-junta-de-accionistas-1-el-contrato.html), le domande e le perplessità si sono appuntate su due elementi. Il primo riguarda l’acquisizione di Formose Mendy (http://www.transfermarkt.it/formose-mendy/leistungsdatendetails/spieler/98313/verein/1008), centrocampista nativo del Senegal e naturalizzato dalla Guinea Bissau di cui ha vestito la maglia della nazionale. Una sola volta, per essere precisi. All’inizio della stagione 2010-11 il ventenne Formose approda allo Sporting Gijon dopo un’insignificante stagione al Puertollano, club che ha trascorso il campionato precedente in Segunda B, la terza divisione spagnola. Lo Sporting lo ingaggia e lo spedisce a giocare per due stagioni con la propria squadra B. E così si arriva all’inizio della stagione 2012-13, quando il club asturiano iscrive in bilancio una spesa di 350 mila euro per l’acquisizione del calciatore. E perché mai questa spesa, per un calciatore che passa da una squadra all’altra dello stesso club? Inoltre, non viene specificato il destinatario di quei 350 mila euro. Chi li ha intascati? Non certo il Puertollano, che due anni prima aveva lasciato andare via gratuitamente il calciatore. L’interrogativo continua a rimanere inevaso. Però un indizio ci sarebbe: nel sito di Doyen Sports Investments, nella galleria dei calciatori rappresentati, trovate la scheda (http://www.doyensports.com/en/FM.html) di Formose Mendy (foto doyensports.com). E fra le informazioni disponibili potete reperire anche la data del contratto stipulato fra il fondo maltese e il calciatore: 23 gennaio 2012, cioè pochi mesi prima che Mendy passasse dalla squadra B a quella maggiore dello Sporting, in cambio di 350 mila euro di cui a quasi tre anni di distanza non si conosce il destinatario. È la solita coincidenza, così come è una coincidenza il fatto che giusto pochi mesi prima Doyen faccia un rumoroso ingresso nel calcio spagnolo sponsorizzando club e prendendo a rastrellare quote di diritti economici sui più promettenti calciatori dei vivai (http://m.calciomercato.com/news/pippo-russo-un-mistero-di-nome-doyen-prima-parte-tutto-parte-dal-658075). Rimane da osservare la successiva traiettoria di carriera di Mendy. Dopo due stagioni di Segunda con lo Sporting, il giocatore viene spedito nell’estate del 2014 in Inghilterra al Blackpool, dove gioca la bellezza di tre partite. Lo scorso gennaio è stato sbolognato in Finlandia, dove veste la maglia dello HJK Helsinki. Uno dei tanti calciatori targati Doyen cui si potrebbe attingere per rinforzare una squadra.
Ma nel corso della Junta de Accionistas il dg García Amado è stato sollecitato a rispondere anche su un altro tema, molto più inquietante: il contratto d’agenzia stipulato nel secondo semestre del 2012 fra Sporting Gijon e Doyen, in cambio di 2 milioni di euro. Una cifra parecchio pesante, se si pensa che copre soltanto un semestre. Ma non è questa la stranezza più grande. La principale anomali di quell’accordo sta nel fatto che i 2 milioni vengono dati da Doyen allo Sporting Gijon, e non viceversa. Come se Doyen fosse un committente e lo Sporting Gijon un’agenzia che vende un servizio. E certo, tutto è possibile nei contratti di diritto privato. Ma sarebbe bello sapere che tipo di servizio possa avere venduto lo Sporting Gijon a Doyen. Giusto per dissipare il sospetto che quei denari siano un prestito dato in cambio di diritti economici sui calciatori più validi del club asturiano. Per esempio, Alvaro Bustos, un altro calciatore che trovate nella galleria del sito Doyen (http://www.doyensports.com/en/ABT.html). Riguardo alle possibili giustificazioni di quel “pagamento di servizi”, Golaverage.com rimanda a un suo articolo (http://www.golaverage.com/index.php/id/39/objeto/3729), pubblicato lo scorso dicembre. Un pezzo nel quale, fra le altre cose, si ipotizza che il debito del club col fondo maltese potrebbe aver toccato i 6 milioni di euro. Situazione pesante, ma sempre avvolta dal mistero. Ciò che ha spinto la battagliera associazione di tifosi sportinguisti “Tu fe nunca decaiga” a inviare stamattina per fax una petizione ufficiale al club (http://www.tufenuncadecaiga.org/?p=2996), per chiedere chiarimenti sulle due vicende illustrate in questo articolo e su altre che nella Junta de Accionistas del 7 maggio sono rimaste senza spiegazione. È il momento di fare chiarezza. E non soltanto sullo Sporting.
(4. continua)
@pippoevai
 

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