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  • Pisa-Genoa| La festa di Andrea Signorini

    Pisa-Genoa| La festa di Andrea Signorini

    • M.M.
    Andrea Signorini guarda la gradinata Gianluca Signorini. Dove aveva giocato il padre, ieri ha giocato con maglia rossoblù il figlio. E i 2.500 dell'Arena Garibaldi (un centinaio di genoani), quando lo speaker ieri sera ha pronunciato il cognome, si sono alzati in piedi per unirsi in un lungo applauso. Prima della gara (finita 3-1 per il Grifone) intreccio di simboli e intreccio di sentimenti, per il ragazzo tornato dal prestito all'Alessandria a chiudere la stagione nel Genoa. 'Sono reduce da una buona stagione e sono qui per maturare altra esperienza, in un gruppo che in serie A ha fatto bene'. Allora dentro, dall'inizio, al fianco di Diego Angelo. Per il brasiliano secondo test, dopo quello di Lucca valutato positivamente da Gasperini. Ma all'Arena Garibaldi non si può non guardare soprattutto al figlio del Capitano. 'Per me - racconta Andrea - questa è stata anche un'ottima occasione per salutare tanti amici, io a Pisa c'ho vissuto e qui ho lasciato gli affetti, a partire dalla mia famiglia. So quanto la città sia rimasta legata a papà e questo mi inorgoglisce molto'. Emozioni da cui smarcarsi e attaccanti avversari da marcare. Uno in particolare a cui prestare attenzione, altro intreccio: Marco Carparelli, 139 presenze in rossoblù, tante con fascia al braccio. E a 34 anni la voglia di sempre: al 32', azione insistita ed esterno destro a battere Amelia (ex livornese fischiato dai tifosi pisani). La risposta è di Sculli, sei minuti dopo: rasoterra per l'1-1. Poi, al 29' st, su assist di Zapater arriva la zampata di Boakye. Passano sette minuti e il ghanese ricambia il favore, lo spagnolo fa 3-1. Così finisce la festa per i Signorini e per il ritorno del Pisa in Seconda Divisione Lega Pro, tra i professionisti. (Il Secolo XIX)

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