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  • Più forte del 'vecchio' Ronaldo, meglio di Maradona: CR7 la macchina perfetta

    Più forte del 'vecchio' Ronaldo, meglio di Maradona: CR7 la macchina perfetta

    • Antonio Martines
    Martedi sera con la tripletta ai danni dell'Atletico Madrid, Cristiano Ronaldo è stato il primo giocatore nella storia della Champions League a raggiungere la soglia dei 100 gol e a fare due triplette consecutive. Due record che da soli basterebbero a dare un ritratto di questo fuoriclasse immenso, che da oltre 10 anni – insieme al suo grande rivale Messi – sta monopolizzando la scena del calcio mondiale. Di CR7 sappiamo vita morte e miracoli, sappiamo che è uno dei più grandi giocatori della storia del pallone, sappiamo che probabilmente scalzerà uno tra Pelè, Maradona e Di Stefano sul podio dei più grandi di sempre, ma quello che proprio non riusciamo a spiegarci è la facilità con la quale sa essere goleador, e in particolare quei 400 gol in 389 partite, una media superiore al gol a partita, un unicum nella storia di questo sport, un dato statistico cosi clamoroso da risultare irreale e anomalo persino per la Playstation. Nella storia del calcio, solo altri due giocatori hanno avuto statistiche simili, uno fu Pelè che con la maglia del Santos a fine carriera totalizzò 571 gol in 586 partite, l'altro è Messi che in maglia blaugrana fino ad ora ha totalizzato 505 gol in 581 gare. Considerando che l'argentino ha 3 anni in meno del portoghese, in teoria potrebbe arrivare a raggiungere la media gol del di CR7 nel Real Madrid, ma riesce difficile immaginarlo, perché significherebbe avere una media di due gol a partita da qui ai prossimi due anni.

    La verità è che Ronaldo ormai, scende in campo ogni partita, soprattutto per onorare questa statistica; il portoghese infatti ha vinto e rivinto tutto quello che c'era da conquistare, sia a livello di club che per quanto riguarda i premi personali, e quindi gioca soprattutto per coltivare un mito, il suo. Da quando è passato dallo United al Real nel lontano 2009 è cambiato moltissimo sotto diversi punti di vista, da funambolo innamorato del pallone e di una estetica del numero da circo, si è trasformato anno dopo anno in un'autentica macchina da guerra, il cui scopo principale è quello di perforare la porta dei malcapitati avversari. Quello che colpisce più di tutto però è stata l'evoluzione tattica che questo fuoriclasse ha avuto nel corso della sua fantastica carriera, 10 anni fa quando giocava nel grande Manchester United di Alex Ferguson, furoreggiava come un folletto sulla fascia sinistra e si divertiva a sfornare assist e numeri in un calcio come quello inglese, che raramente aveva avuto a che fare con simili giocolieri, tanto che quando fu paragonato a George Best, questo ebbe a dire, che per la prima volta nella sua vita un paragone lo lusingava. In quegli anni Ronaldo era una sorta di terzo incomodo che andava ad aggiungersi a quelli che erano i due attaccanti di riferimento, ovvero Tevez e Rooney, ma ben presto divenne stella di prima grandezza dimostrandosi un'ala dal gol estremamente facile

    Per certi aspetti può essere considerato una versione più raffinata e perfezionata del vecchio Ronaldo, ovvero il mitico Luis Nazario da Lima. Perché in confronto al brasiliano, sicuramente avrà meno velocità esplosiva ma in compenso ha una tenuta fisica a livello muscolare e tendineo che il suo quasi omonimo verdeoro non ha mai minimamente raggiunto perché fu costruito male dal punto di vista atletico, con troppi muscoli su una struttura tendinea che non era minimamente in grado di reggerli, e infatti questo ne condizionò gravemente la carriera. CR7 al contrario è un vero e proprio cyborg dal punto di vista atletico e cura in maniera maniacale ogni minimo dettaglio legato alla propria preparazione atletica sia dal punto di vista fisico che soprattutto da quello alimentare, dove pare che sia una sorta di vero e proprio salutista.

    Salutismo che si manifesta anche e soprattutto nella vita privata, dove è vero che CR7 si è concesso ogni tipo di lusso e ogni tipo di avventura sentimentale, ma allo stesso tempo ha sempre mantenuto un equilibrio assoluto non facendosi mai trascinare negli abissi del vizio come invece accadde per Best e Maradona. Ecco in questo lui e Messi hanno un enorme punto in comune, perché entrambi hanno dimostrato come il genio assoluto possa - finalmente - fare totalmente a meno della sregolatezza, esercitando l'ascetismo più assoluto senza però rinunciare a una vita da Dei dell'Olimpo.

    @dragomironero

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