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  • Pjaca, che delusione: ma è da Juve?
Pjaca, che delusione: ma è da Juve?

Pjaca, che delusione: ma è da Juve?

  • Nicola Balice

Non è solo un pelo nell'uovo. La Juve vista contro il Milan fornisce tanti, tantissimi spunti di riflessione. Lasciando da parte polemiche e questioni legate alle decisioni di Massa, almeno in questa occasione. Ci sono gli aspetti positivi, alcuni magari a sorpresa: basti pensare alla prova di Kwadwo Asamoah, ottima oltre ogni più rosea aspettativa una volta lette le formazioni ufficiali. O magari a quella di Paulo Dybala, capace di trascinare la Juve fino al calcio di rigore segnato addirittura al minuto 97. Ma anche una manovra in grado di costruire una palla gol dietro l'altra. Ci sono però anche tanti, forse troppi, spunti negativi: un Bonucci irriconoscibile, ad esempio. Soprattutto, però, Marko Pjaca. È lui la vera nota stonata della serata bianconera.

 

OCCASIONE FALLITA – Il mal di stomaco di Mario Mandzukic lo ha proiettato in campo dal primo minuto, con Max Allegri che giocoforza gli ha fornito quella occasione che aspettava da tempo. Praticamente da quando è arrivato, in particolar modo dopo il gol in Champions arrivato a cancellare i due passaggi a vuoto contro Crotone e Palermo. Ma Pjaca, questa occasione, l'ha fallita. E dire che tutto sembrava poter andare in direzione di una notte da sogno. Lui più di tutti si è trovato sui piedi, o sulla testa, la palla buona per segnare. Una volta è stato Donnarumma, poi una questione di centimetri, poi semplicemente degli errori clamorosi: gol sbagliato dopo gol sbagliato, sono alla fine ben cinque le opportunità sciupate in maniera sciagurata. Arrivati a questo punto della stagione, non si contano più le situazioni che Pjaca ha avuto per dimostrarsi all'altezza di un ruolo da protagonista in questa Juve. Fin qui, fallendo volta dopo volta. Se non sempre, quasi. I buoni propositi di inizio stagione, i segnali positivi lanciati negli spezzoni di partita, stanno lasciando spazio ad un giovane talento incastrato nel 'vorrei ma non riesco'. La Juve ha investito tanti soldi per arrivare a lui, per strapparlo sul filo di lana proprio alla concorrenza del Milan: contro il Milan, poi, poteva puntare al sole finendo invece per squagliarsi. Altre occasioni non mancheranno, il tempo è dalla sua e pure i numeri. Da adesso però, prendendo in prestito le parole di Allegri di qualche settimana fa, deve solo pensare a pedalare. E guadagnarsi un posto in questa Juve, centimetro dopo centimetro: gli esempi non mancano, basta scegliere quelli giusti.

@NicolaBalice


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