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  • Pjanic contro Kessie: futuro insieme

    Pjanic contro Kessie: futuro insieme

    La Juventus cerca il vero Pjanic: per Miralem prova di svolta contro Kessie. La Gazzetta dello Sport presenta l'anticipo di questa sera allo Stadium con l'Atalanta come la sfida tra i due centrocampisti. La crescita dei bianconeri passa da quella del bosniaco: sulle sue piste c'è il gioiellino ivoriano di Percassi. 

    DUELLO - Finora in questa stagione Kessie ha segnato un gol (6-5) più di Pjanic. Una vecchia conoscenza del nostro calcio, che negli anni si è fatto apprezzare per la giocata sopraffina, la punizione imprendibile, il tocco vellutato. Franck invece è un debuttante che si è fatto subito un nome per il fisico imponente e la personalità del veterano nonostante i suoi 19 anni: aggredisce, recupera palloni e poi li smista. 

    ETERNO SECONDO - Kessie gioca dove Allegri avrebbe voluto sistemare Pjanic prima del rientro di Marchisio: esperimento fallito, il bosniaco in quella posizione non si trova particolarmente a suo agio, così il tecnico ha preferito riportarlo in mediana. In questa stagione ha alternato buone prestazioni a altre sottotono, tanti che molti a Torino sono convinti di non aver ancora visto il vero Pjanic. Che segna e fa segnare, però non sempre riesce a prendere in mano il centrocampo. Da uno con il suo talento ci si aspetta sempre qualcosa in più. Pjanic ha scelto la Juve per scrollarsi di dosso l'etichetta di eterno secondo che gli si era appiccicata addosso negli anni della Roma. È arrivato convinto di fare il trequartista, in realtà ha giocato raramente in quella posizione, perché Allegri ha quasi sempre preferito la difesa a tre. Lui dietro alle punte si sente più libero di agire e di inventare e stasera contro l’Atalanta Allegri potrebbe accontentarlo. 

    SIRENE INGLESI - Kessie sarebbe il completamento ideale di Pjanic, perché ha forza fisica, determinazione e personalità. Se non avesse queste ultime due qualità probabilmente non avrebbe segnato una doppietta all’esordio in Serie A: 90 minuti e due reti nella sconfitta per 4-3 contro la Lazio. Nato come difensore centrale, è stato spostato a centrocampo proprio per sfruttare appieno le sue qualità: ha anche buoni tempi di inserimento e vede la porta. Utile sia nella propria metà campo che in quella avversaria. Dice di ispirarsi a Yaya Touré, forse la definizione più azzeccata per lui è tuttocampista. Proprio quello che servirebbe alla Juve adesso, che come tante altre squadre ha fatto più di un pensierino sull’ivoriano. Il club bianconero da tempo si è mosso per il giocatore ma Kessie piace (e tanto) in Premier, ogni settimana arrivano osservatori dall’Inghilterra per vederlo giocare, non sarà facile per Percassi trattenerlo. 

    PERSONALITÀ E PUNIZIONI - Intanto però Gasperini se lo gode: quando difende palla è impossibile superarlo, si vede sia in copertura sia in fase di costruzione. Arrivato a Bergamo quest’estate dopo un anno in prestito al Cesena, ha scelto la maglia numero 19, quella che è stata a lungo sulle spalle di Denis. Kessie non è un mago delle punizioni, Pjanic sì e finalmente grazie a lui la Juventus ha colmato il vuoto lasciato da Pirlo: 13 in totale in Serie A, 2 con la Juventus. Sarebbero state 3 se l’arbitro non avesse annullato quella contro il Milan. E sarebbero state 6 le reti stagionali, come quelle di Kessie. Un buon motivo per Mire per cercare un’altra traiettoria impossibile stasera contro l’Atalanta. 
     

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