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  • Poco pubblico allo stadio, le tv multano il Celta: in Italia nascondiamo i vuoti...

    Poco pubblico allo stadio, le tv multano il Celta: in Italia nascondiamo i vuoti...

    • Andrea Distaso
    "No al calcio moderno, no alle pay tv...". Chissà quante volte vi/ci sarà capitato di sentire questo coro dagli spalti degli stadi della nostra nostra Serie A, da parte di quei tifosi contrari a un calcio sempre più condizionato dalle esigenze delle televisioni di avere un'audience importante soprattutto per le partite che coinvolgono le squadre più blasonate. Sicuramente li avrete sentiti, perchè i nostri impianti, salvo rarissime eccezioni, sono spesso desolatamente vuoti. Colpa del caro biglietti, delle collocazioni orarie di certe partite e di una qualità tecnica non sempre eccelsa.

    L'ESEMPIO SPAGNOLO - Tutto normale, verrebbe da dire. Ad ogni azione corrisponde una reazione, peccato che i vertici del nostro calcio insistano su una versione sin troppo allargata del campionato italiano e su una distribuzione delle risorse poco equilibrata. Come spesso succede in questi casi, bisognerebbe prendere spunto da quello che avviene accanto a noi, all'estero, dove hanno una concezione della valorizzazione del proprio prodotto che noi abbiamo perso. E' notizia di ieri della multa inflitta dalla Liga al Celta Vigo per la scarsa affluenza di pubblico in occasioni dei primi due match casalinghi stagionali contro Real Sociedad (16.961) e Alaves (17.384). Una norma del campionato spagnolo, in accordo con le tv a pagamento, prevede infatti che debba essere garantita una presenza pari al 70% della capacità dello stadio (il Balaidos è di 30.000), affinchè l'impatto visivo sia all'altezza della situazione.

    La società galiziana è corsa prontamente ai ripari abbassando i prezzi dei biglietti per favorire un afflusso maggiore ed evitare altre sanzioni, ma questo caso limite non può che portare alla mente ciò che sempre più frequentemente avviene dalle nostre parti. Nonostante la recente inversione di tendenza derivante anche dalle aspettative generate nei tifosi di Inter e Milan dal mercato, uno stadio come San Siro da tempo non si presenta più nella versione "tutto esaurito" anche per gare non propriamente di cartello, per non parlare di quello che avviene all'Olimpico con Roma e Lazio. L'ultima frontiera è quella dei seggiolini colorati di Udine proprio per nascondere i "vuoti". E pensare che si tratta di uno stadio nuovo e moderno... All'estero multano, noi continuiamo sulla nostra strada e ignoriamo il problema, illudendoci che il nostro calcio sia ancora al passo coi tempi.

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