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  • Pogba ritrova il maestro Conte: alla Juve grazie a lui! E i tre no al Chelsea...

    Pogba ritrova il maestro Conte: alla Juve grazie a lui! E i tre no al Chelsea...

    • Guglielmo Cannavale, inviato a Londra
    Amici... nemici. Ma solo domani. Perché tra Conte e Pogba ci sarà sempre un grande rapporto. Si trovano da avversari ora, in Chelsea-Manchester United, dopo gli anni alla Juve. Da una parte il giocatore più pagato della storia del calcio, dall’altra un allenatore che ha vinto alla Juve e fatto bene come ct dell’Italia e che ora allena uno dei club più importanti del mondo. Dallo Juventus Stadium… a Stamford Bridge. Il passo è breve. 

    IL RAPPORTO - Forse non tutti si ricordano l’importanza di Antonio Conte per l’arrivo di Paul Pogba. Il francese, appena diciannovenne, giocava poco al Manchester United e chiedeva più spazio. Per questo decise di andar via, non sentiva la fiducia di Ferguson, che la dimostrava solo a parole e non con i fatti. Tante squadre lo volevano, anche Milan e Inter, ma scelse la Juve anche grazie a Conte. Un affare a costo zero come cartellino, una plusvalenza che sarebbe diventata in pochi anni di oltre 100 milioni. Pogba lo raccontò nel 2012, pochi mesi dopo il suo arrivo a Torino: “Per la Juve ho detto no a Chelsea e Arsenal. L'allenatore mi aveva detto che avrei avuto spazio”. Conte non gli aveva promesso il posto da titolare, quello se l’è guadagnato sul campo, giocando 37 partite nella stagione 2012-13, il suo primo anno. Conte gli aveva semplicemente detto che avrebbe puntato su di lui e che lo stimava molto, all’inizio sarebbe stato la prima alternativa a Vidal, Pirlo e Marchisio. L’ex allenatore della Juve prese un giovane centrocampista di belle speranze e lo rese il giocatore più pagato del mondo. In poche mosse: tanta fiducia, ruolo azzeccato (la sua posizione ideale è quella di mezzala) e un lavoro sul suo carattere, diventato meno lezioso in campo e più concentrato, eliminando alcuni atteggiamenti da ‘bad boy’. Così è diventato Paul Pogba. 

    I NO AL CHELSEA - Il Manchester United se lo gode: criticato a inizio stagione per lo scarso rendimento rispetto alla cifra spesa, Pogba ha segnato una doppietta in Europa League giovedì. E domani sarà un altro test importante per lui, che è sempre sotto pressione. “Sognava il Manchester United”, ha detto Conte in conferenza. Perché anche lui aveva provato a prenderlo, ma per il Chelsea non c’è stato niente da fare. Era il terzo tentativo, dopo il primo nel 2012 come raccontato dallo stesso Paul (l’intervista era all’Equipe) e il secondo con Mourinho, che lo voleva già ai tempi del Chelsea. Ma i circa 80 milioni offerti due anni fa non bastarono. Ora Pogba a Londra viene solo da avversario o nei giorni liberi, come qualche settimana fa. Cena da Sketch (sotto la foto del suo ordine), ristorante alla moda dietro Piccadilly Circus, una serata tranquilla in compagnia della famiglia. Londra gli piace, ma nella sua testa ha sempre avuto l’idea di tornare lì, a casa, a Manchester.

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