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  • Porrini: 'Juve, vincere in Europa oggi è molto più difficile'

    Porrini: 'Juve, vincere in Europa oggi è molto più difficile'

    • Red. J.
    Intervistato da Jn24.it, l'ex bianconero Sergio Porrini ha parlato della Juventus che sta nascendo e sulle possibilità di vincere la Champions League:

    Higuain, Dani Alves, Benatia, Pjaca: può essere l’anno giusto per vincere in Europa?

    “Trionfare in Champions League, ad oggi, è molto più difficile. Quando la giocavamo noi, nel 1996, c’erano meno squadre a parteciparvi (solo le prime dei rispettivi campionati potevano accedervi n.d.r). Oltre a questo il livello del calcio europeo si è alzato tantissimo negli ultimi 20 anni e, rispetto al passato, sono molti di più i club che aspirano a vincere in Europa. Infine non bisogna scordare che per un trionfo di questo tipo conta anche l’episodio e quelle inspiegabili variabili che, nonostante si sia fatta una grande squadra, in un certo senso hanno il potere di spostare l’ago della bilancia. Rimanendo ai confini nazionali, però, posso dirlo senza problemi che questa Juventus è la squadra più forte del nostro campionato e capace di partire con tutti i favori del pronostico”.

    Quanto è importante per una squadra avere degli uomini predisposti alla vittoria? Penso alla “sua” Juventus dove c’erano giocatori già con una ricca bacheca di successi.

    “L’arrivo di gente come Deschamps e Ferrara, ad esempio, in quella Juventus portarono ulteriore mentalità vincente. I giocatori che sanno vincere, in un club, servono. Nella Juventus di oggi l’arrivo di Dani Alves, infatti, non è certo casuale. Oltre a essere un ottimo giocatore il brasiliano sa cosa vuol dire alzare una coppa e credo che questa sua consapevolezza possa essere di aiuto per tutta la squadra”.

    Rimanendo ancorati a quel 1996, quando ha capito la Juventus dell’epoca che si poteva vincere la Champions League?

    “Quando ai quarti di finale eliminammo il Real Madrid. Avevamo perso 1 a 0 in Spagna, a Torino serviva l’impresa che arrivò. Un 2 a 0 meritatissimo che ebbe anche il brivido finale. Negli ultimi minuti, infatti, Milla sfiorò la rete che avrebbe consentito il passaggio del turno ai madrileni. Ecco l’episodio di cui parlavo prima, per vincere e capire di poterlo fare serve anche questo”.

    Ma nello spogliatoio di quella Juve vi siete mai detti che si poteva realmente vincere?

    “Certo che no. Ognuno l’aveva capito e dentro di se sapeva che si poteva arrivare al trionfo. Negli spogliatoi delle grandi squadre queste cose non si dicono mai, si capiscono individualmente e non c’è bisogno di esteriorizzarle o condividerle”.

    Un Sergio Porrini nella Juve di oggi troverebbe spazio?

    “Vedendo quanto è affezionato alla difesa a 3 mister Allegri credo proprio di sì”.

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