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  • Prandelli e il passato:| Parla di Fiorentina a 360°

    Prandelli e il passato:| Parla di Fiorentina a 360°

    • L.C.

    'Sto iniziando ora a vivere l'esperienza di ct in modo giusto. Questo incarico mi permette di ampliare le conoscenze, venire a contatto con realtà diverse, seguire i giocatori per capire quali convocare. Il lato negativo è che si sta poco con la squadra, non riesci ad analizzare le situazioni di gioco, pregi e difetti insieme ai giocatori. Per me questo passaggio è stato inaspettato e repentino, dal viola all'azzurro; all'inizio sono stato colto di sorpresa, ora mi rendo conto che c'è un cammino da fare. La Fiorentina era ad un passo dal vincere tutto: era una squadra vera, agli ottavi di Champions, in semifinale di Coppa Italia, tra le prime cinque del campionato. Poi sono successe cose particolari e tutto è cambiato'. Cesare Prandelli si concede per la prima volta nel parlare dei suoi anni a Firenze e delle recenti vicende che hanno visto coinvolta la sua Fiorentina.

    'Ho sbagliato a rispondere pubblicamente ad una provocazione che mi era stata fatta dal patron - ha detto il c.t. azzurro sul suo rapporto con Diego Della Valle -. Sarebbe bastato poco per prendere decisioni diverse, parlo del mio rinnovo. Coi Della Valle c'era un rapporto importante, serio; con Andrea ci siamo chiariti. Con Diego ci siamo sentiti al telefono, abbiamo agito come due persone innamorate e non c'è niente da chiarire. Questo ha inciso moltissimo. Quando vieni delegittimato diventa difficile gestire le situazioni, soprattutto se nella squadra ci sono contrasti. Quando poi un vicepresidente ti dice 'quando vuoi andare via, vai', e il patron parla solo coi giocatori, ti senti delegittimato eccome. E finché il riferimento per la squadra sono stato io, funzionava tutto, poi sono venuti fuori i problemi'.

    Su Frey ed il suo 'non feeling con Prandelli'. 'Mi sono stancato di questi giocatori che parlano male degli ex allenatori, sono problemi che andavano tirati fuori nello spogliatoio, non ora. Se negli ultimi tempi non c'era feeling, è perché non c'era il giusto dare-avere da parte sua. Gli dissi: riparlerò con te quando tornerai il Frey di prima fisicamente. Se un giocatore viene in ritiro con 7-8 kg in più non è serio'. Sui problemi con lo spogliatoio. 'C'erano giocatori che sapevano che, se fossi rimasto, dovevano trovare un'altra sistemazione. Le mie erano scelte professionali, per far crescere la squadra, perché c'erano e ci sono giocatori che più di quello non possono dare. Alcuni però hanno preferito pensare di essere più bravi di quello che sono e che fosse un problema di allenatore'.

    Fiorentina migliore con Mihajlovic? 'Assolutamente no, hanno gli stessi limiti di prima'.

    Su Mutu. 'Merita un calcio nel sedere, perché doveva usare un briciolo di buon senso. Si può recuperare tutto, poi i comportamenti diranno la verità. La sua mancata cessione nel 2008? Mi opposi perché i tempi erano sbagliati, a ridosso di una partita importante per noi'.

    (Il Nuovo Corriere di Firenze)


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