Se Mario Balotelli pensava che un sms domenica e una telefonata di scuse ieri mattina potessero bastare per ricomporre i cocci con Prandelli, si sbagliava di grosso.

Il ct non lo convocherà per lo stage del 23 aprile, visto che sarà sicuramente squalificato, ma  lo porterà agli Europei.

A due condizioni: che prima chieda pubblicamente scusa per ciò che ha combinato anche contro l'Arsenal, rischiando di spaccare una gamba a Song  e abbattendo per due volte Bacary Sagna; che non si azzardi a sgarrare di nuovo, o durante il ritiro di maggio o addirittura in Polonia dove l'Italia affronterà la Spagna il 10 giugno, la Croazia il 14 e l'Irlanda il 18. 

E' probabile che Balotelli, d'intesa con Raiola, nei prossimi giorni organizzi una conferenza-stampa per cospargersi il capo di cenere. mentre a Manchester per la fine della settimana è attesa la visita della mamma la quale, certamente, non intende conversare con Mario delle previsioni meteo sul Regno Unito.

Prandelli usa il bastone e la carota, nell'ultimo, evidente tentativo di recuperare Balotelli dalla china pericolosa lungo la quale continua a scivolare.

Arrivati a questo punto, il ct è l'unico che possa riuscire nell'operazione dopo la resa di Mancini che, per colpa delle follie di Balotelli, si sta giocando la panchina del City avendo puntato tutto sull'ex interista per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.

Mario è arrivato a un bivio: se sbaglia ancora strada, che torni all'Inter o vada al Milan o alla Juve, sino a quando c'è Prandelli, con la Nazionale ha chiuso.

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale ww.calciomercato.com