Prandelli in Nazionale:| La voce dei tifosi viola
E alla fine, per poco, non c'è scappata la 'lacrimuccia'. Da ieri Cesare Prandelli è il nuovo allenatore della Nazionale, ma per molti è solo un dettaglio. Prandelli resta 'uno di noi', come urlano in coro i rappresentanti più autorevoli della tifoseria viola, e le parole pronunciate su Firenze e la Fiorentina hanno commosso un po' tutti. 'C'è poco da dire, si è confermato un grande uomo - esordisce Stefano Sartoni, leader del Collettivo -. Per me è uno di famiglia e sono felice per lui. Un'amichevole della Nazionale a Firenze? Mi farebbe piacere. Io andrò sicuramente e credo che la presenza di Prandelli possa riavvicinare la nazionale a Firenze'.
Sulla stessa lunghezza d'onda Pietro Vuturo del Gruppo Storico: 'Proprio una lacrimuccia no... ma quasi. Lui rimane nel nostro cuore e sono sicuro farà una grande Nazionale. A proposito, tengo a dire che per noi il problema non è la Nazionale, bensì la Federazione che deve cambiare atteggiamento verso la Fiorentina'. Prandelli e Firenze, un rapporto inscindibile. 'Firenze è la mia città', sono bastate queste quattro parole (poche ma significative, in perfetto Prandelli-style) per lenire il dolore e per rendere meno amaro il distacco.
'Quello che ha detto su Firenze mi fa un'enorme piacere - gioisce Filippo Pucci, presidente dell'ACCVC -. La nostra città si conferma unica nel suo genere, e lo dimostra il fatto che tanti personaggi famosi sono rimasti a Firenze anche a fine carriera. Anche Prandelli sarà tra questi'. Walter Tanturli dell'ATF va addirittura oltre... 'Premesso che a me della Nazionale non importa niente, né ora né mai, possiamo considerare Prandelli come un figlio adottivo'.
(Il Nuovo Corriere di Firenze)
