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  • Prcic tra Pjanic e Verratti: il Toro ha in casa il nuovo regista

    Prcic tra Pjanic e Verratti: il Toro ha in casa il nuovo regista

    • Matteo Serra
    "Dopo due, tre mesi aspettavo la mia occasione, invece niente. Non è arrivata. Mi sarebbe davvero piaciuto giocare sotto la curva Maratona. Purtroppo non c’è stata la possibilità", con tanta amarezza Sanjin Prcic pronuncia queste parole. Amarezza che a suon di prestazioni convincenti sta lasciando posto alla speranza. Prcic è un centrcampista di 22 anni bosniaco, nato però in Francia, attualmente a Perugia in prestito dal Torino, dove è arrivato la scorsa estate dal Rennes con un diritto di riscatto fissato a circa 1 milione e mezzo. 

    TORINO - La chiamata di Petrachi, direttore sportivo del Torino, era arrivata un po all'improvviso. Prcic nella stagione 14/15 aveva collezionato 17 presenze con il Rennes, realizzando anche un gol e facendo intravvedere le sue qualità di ordine e geometrie in mezzo al campo. I suoi video sono arrivati fino a Torino, dove la società granata ha deciso che un'occasione a quel ragazzo andava concessa. Quindi il blitz in Francia e l'accordo con il Rennes; Prcic sbarca in Serie A. Alla corte di Ventura è un semi sconosciuto, i tifosi non lo conoscono e il suo arrivo passa decisamente in sordina. I titolari del ruolo sono Vives e Gazzi e Sanjin sa che deve aspettare la sua occasione. Ventura però sembra presto dimenticarsi di lui: solo due presenze fino a gennaio quando si fa avanti per lui il Perugia di Bisoli, che lo preleva in prestito.

    ESPLOSIONE UMBRA - Proprio con la maglia dei Grifoni Prcic scrive in maiuscolo il suo nome: 6 partite, 3 gol, di cui uno nel derby con la Ternana ce gli è valso l'affetto dei tifosi, e un modo di stare in campo che ricorda i più grandi, con i quali però non vuole essere neanche paragonato. A Perugia e in Italia Prcic si trova benissimo, si è innamorato a prima vista di Firenze dopo averla visitata di recente ed è un amante del cibo nostrano che per uno come lui, di origine bosniaca, risulta una bellissima novità. Cibo a parte, la Bosnia è nel cuore di Prcic, tanto che l'ha preferita alla Francia e dove è già stato convocato nella Nazionale maggiore; lì ha stretto un'amicizia particolare con Pjanic, Zukanovic e Dzeko, gli altri "italiani" della selezione di Baždarević, che sente spesso, per sua stessa ammissione. Il rapporto più stretto è proprio con Pjanic, a cui si ispira (insieme a Verratti) e che ricorda molto, nel modo di giocare e nella posizione in campo, che è la stessa che Miralem ricoprova all'inizio della sua carriera a Lione.

    FUTURO - Prcic è ancora del Torino che difficilmente commetterà due volte l'errore di lasciarlo cadere nel dimenticatoio. Vives e Gazzi, soprattutto se Ventura dovesse abbandonare Torino, potrebbero seguire il loro mentore, lasciando vuota la casella in mezzo al campo che Prcic è pronto ad occupare. E chissà che quella Maratona, solo sfiorata fino ad adesso, non possa diventare la nuova casa di Prcic.

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