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  • Problemi di soldi, cuore e condizione: ecco cosa c'è dietro la crisi di Dybala

    Problemi di soldi, cuore e condizione: ecco cosa c'è dietro la crisi di Dybala

    • Nicola Balice

    Il momento delle carezze per Paulo Dybala sembra ormai finito. Almeno per ora. Per fare in modo che dall'ambiente della Juve possano tornare dichiarazioni al miele per la Joya, servirà che il numero dieci sappia tornare ai livelli di qualche settimana fa. In campo, sicuramente. Ma il giudizio del rettangolo di gioco potrebbe essere solo una conseguenza di cosa accadrà fuori dal campo. Non è stato tenero Pavel Nedved oggi a Nyon: “È un ragazzo di 24 anni e ci sta che possa avere alti e bassi durante la stagione. Lui sa che la società gli è sempre vicino e che quando ha bisogno, ci si può appoggiare. È un tipo di giocatore che può raggiungere obiettivi massimali e gli consiglio solo di fare tanti sacrifici nella vita privata, di fare il calciatore, di fare sul campo il massimo possibile e allenarsi alla grande, così potrà raggiungerli”. Non solo sui social si è scatenata la libera interpretazione delle parole del vicepresidente bianconero, di sicuro c'è che il momento di Dybala sia complicato prima di tutto a livello personale. Ma cosa c'è dietro questo momento? Questioni economiche e sentimentali preoccupano il talento argentino, oltre ad una precaria condizione fisica: questi gli elementi che vanno a comporre il quadro più discusso del momento in casa Juve, non certo uno stile di vita fuori dalle righe per un Dybala che nulla ha a che vedere con altri campioni “ingestibili” che negli anni sono passati pure della Juve. Basta carezze, dunque. Ma se di schiaffi si parla, sono di sprone per risvegliare l'orgoglio del giocatore su cui la società bianconera vorrebbe costruire la squadra che possa aprire il prossimo ciclo di successi. E servono spalle forti. 


    LE CAUSE - 'Anche i ricchi piangono', il titolo di una famosa telenovela di una volta. E c'è poco da ironizzare a proposito del fatto che ci sia anche un aspetto finanziario delicato da affrontare in questa fase della vita di Dybala. Vero è che l'argentino ha firmato ad aprile un contratto da circa 7 milioni netti più bonus fino al 2022 con la Juve. Ma successivamente è partito un contenzioso milionario con l'ormai ex agente Triulzi, abbandonato da Dybala che ora ha dato mandato al fratello Mariano di curare i suoi interessi: non è la prima volta che Triulzi reagisce così ad un benservito, ma i legali di Dybala potrebbero avere già in mano la carta per una controcausa. C'è poi un rapporto teso con la Puma, che a sua volta gli avrebbe fatto causa nelle scorse settimane: ai tempi di Palermo, l'entourage di Dybala aveva ceduto i diritti d’immagine a una società maltese per dieci anni. Tale società ha raggiunto, la scorsa estate, un’intesa con la Puma. Proprio dopo il cambio di agente, Dybala avrebbe voluto rivedere tale accordo, convinti che non si possano vincolare i diritti d’immagine di un atleta per 10 anni, praticamente una carriera intera. 

    IL CUORE - C'è anche una situazione sentimentale che influisce con i suoi alti e bassi. Notizia dell'estate quella che parla della fine del rapporto con Antonella Cavalieri, notizia dell'inverno sembra poter essere quella della riconciliazione tra i due. C'è chi parla di un fidanzamento già ricucito, altri gossip rivelano che solo a ridosso di Natale con l'arrivo della bella Antonella a Torino potrà tornare tutto come prima. Nel mezzo le riviste scandalistiche tra Italia e Argentina hanno provato a rivelare nuove fiamme, accostando a Dybala ora la modella argentina Oriana Sabatini ora la pierre milanese Ginevra Sozzi. Non a caso solitamente Dybala preferisce fare una vita molto discreta e lontana da equivocabili scatti di paparazzi, il cuore può far male ma non è mai stata una vita sregolata la soluzione ricercata.

    LA CONDIZIONE
    - Ultima, ma non per ordine di importanza, la condizione atletica. Gli altri problemi, infatti, Dybala li stava già affrontando quando segnava una tripletta dietro l'altra in un avvio di stagione straripante. Ad ogni rientro dalla Nazionale, però, è sempre coinciso un peggioramento dello stato fisico. Nelle gerarchie di Sampaoli dopo i primi esperimenti di convivenza con Messi è poi scivolato al ruolo di alternativa, i sistemi di allenamento proposto dall'attuale ct albiceleste non sembrano piacere molto allo staff bianconero che hanno sempre dovuto riabbracciare un Dybala da recuperare. Due settimane al mese di cattiva gestione sono troppe, il giocatore che vinceva le partite da solo tra agosto e settembre ha perso completamente smalto e brillantezza. Motivi per giustificare il recente calo di rendimento, quindi, non mancano. Ora però per Dybala è arrivato il momento di reagire: le parole di Marotta, Allegri e Nedved vanno proprio in questa direzione. 
     


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