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  • Quei cori infami contro Morosini: ci vuol ben altro che una multa di 50 mila euro

    Quei cori infami contro Morosini: ci vuol ben altro che una multa di 50 mila euro

     

     

    Gli orrendi cori contro Piermario Morosini, intonati sabato scorso a Livorno da alcuni ultrà del Piermario Morosininon possono essere cancellati con 50 mila euro di multa

    La fattispecie presenta diversi profili di responsabilità penale e sportiva: a norma del codice penale l’evento è disciplinato dall’art. 725 comma 2 codice penale, rubricato come “bestemmie e manifestazioni oltraggiose verso i defunti”. La norma prevede l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51,00 ad euro 309,00.

    In base alla normativa vigente,  l’evento è punibile (e così è stato sanzionato) con un’ammenda di 50 mila euro nonché diffida al club sportivo Hellas Verona.

    Premesso che questi episodi vergognosi chiamano in causa congiuntamente gli Organi Sportivi, penali e tutti i soggetti operanti nel sistema-calcio, rper cambiare le cose ci vuole una ribellione morale di tutti. Non posso esimermi dal verificare che spesso a fronte di questi episodi si innesca lo scaricabarile fra Federazione, arbitri e  Autorità di pubblica sicurezza.

    Ritengo che non ci siano né Daspo, né multe, né temporanee squalifiche del campo o di settori, capaci di sanzionare con grave fermezza tali eventi; l’unica soluzione che giudico efficace sono la severa risposta da parte dell’AIC e la personale responsabilità penale dei tifosi.

    Le “mafie da curva” non possono convivere con la civiltà dell’evento sportivo né con il rispetto umano di chi, giocando, ci emoziona o ci ha emozionato.       

     

    Andrea Melocchi

    avvocato, specializzato in diritto sportivo

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