Calciomercato.com

  • Raiola, il Meraviglioso Ciccione

    Raiola, il Meraviglioso Ciccione

    Mino Raiola detto il Meraviglioso Ciccione, il manager di Ibra e Balotelli che dà lezioni di economia.

     
    Il giudizio più severo sull'Italia non l'ha dato un'agenzia di rating, né la Borsa, né Lady Spread. L'ha dato un signore che parla un italiano stento, veste alla maniera di Tony Soprano, quando indossa le polo fantasia Walmart, inforca occhialoni neri da camperista in festa. Si chiama Carmine Raiola, opera nel settore calcio, sezione intermediazioni (i suoi affari sono i quattrini degli altri). Il signor Raiola ha detto che non possiamo più permetterci top player. Detta così, sembra una battuta da bar. Tradotta in termini economici significa che il calcio italiano è messo male, molto male: «Sono finiti i tempi in cui vedevamo arrivare in Italia Maradona e Platini. Non siete stati capaci di investire in nulla: gli altri campionati sono delle industrie che funzionano, dei marchi importanti. Se oggi dovessi chiedere ad un giocatore di andare in Italia, soprattutto al Sud, scapperebbe». 
     
    Eppure, Mino Raiola è uomo del Sud. Nato a Nocera Inferiore (Salerno), emigrato ad Haarlem in Olanda al seguito della famiglia, vanta una maturità classica, parla sette lingue (i mercanti non hanno patria), è ricco sfondato, la pancia extra large da ex emigrante, domicilio fiscale a Montecarlo. Il padre faceva panini, poi pizze, adesso ha un ristorante di lusso. Per questo, i suoi nemici gli hanno dato del «pizzaiolo chiacchierone», persino del «mafioso», ma ogni volta si sono dovuti ricredere. Anche il suo protetto numero uno, Zlatan Ibrahimovic, nella sua biografia descrive Mino come «il meraviglioso ciccione idiota». 
     
    Chiamalo idiota: lo ha appena piazzato al Paris Saint Germain con un contratto triennale da 12 milioni di euro a stagione. Che con i bonus salgono a 14 o giù di lì. Alla scuderia appartiene anche Mario Balotelli e la sua ex, Raffaella Fico, se potesse, caverebbe gli occhi a Mino. 
     
    La filosofia di Raiola, applicata ai campioni, è molto semplice: gioca bene, fatti pagare meglio, cambia squadra. Più squadre riesci a cambiare più soldi entrano: per il calciatore e per lui, con una percentuale che varia dal 4 al 10%. 
     
    Se il Mercato avesse un'identità non potrebbe che riconoscersi nella faccia qualunque del Meraviglioso Ciccione Idiota.
     

    Altre Notizie