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  • Inter e Milan: Ranocchia e De Sciglio, da bandiere a cessioni obbligate

    Inter e Milan: Ranocchia e De Sciglio, da bandiere a cessioni obbligate

    • Matteo Sfolcini
    I tifosi del Milan e dell'Inter in questi ultimi anni saranno di certo rimasti molto delusi dagli scarsi risultati delle proprie squadre.Tra i giocatori più contestati ci sono anche i due difensori Andrea Ranocchia e Mattia De Sciglio che hanno delle storie molto simili. All'inizio della loro carriera infatti sono stati considerati come dei nuovi talenti del calcio italiano ma con il passare del tempo non sono riusciti a dimostrare il loro vero valore all'altezza delle grandi aspettative. 

    LE ANALOGIE - Entrambi hanno esordito presto in Serie A, Ranocchia con il Bari sotto la guida di Giampiero Ventura in coppia con Bonucci, mentre De Sciglio con il Milan dove è cresciuto fin da piccolo nel settore giovanile. Ranocchia, dopo una piccola parentesi al Genoa, è diventato un punto fisso dell'Inter mentre Mattia ha continuato a vestire i colori rossoneri. Tutti e due hanno fatto il percorso delle nazionali giovanili fino ad arrivare in nazionale maggiore, ma sia nel club che in azzurro non hanno vinto nessun grande trofeo. I giocatori si assomigliano molto sia dal punta di vista tecnico e tattico ma anche da quello caratteriale, dimostrando qualche limite a livello di personalità, nonostante questo sono riusciti a guadagnarsi addirittura la fascia di capitano. Ranocchia l'ha ereditata da un certo Javier Zanetti, storico capitano neroazzurro, mentre De Sciglio che all'inizio della sua carriera è stato più volte paragonato a Paolo Maldini l'ha indossata in alcune partite a causa delle assenze di Abate e Montolivo. Le loro prestazioni sono state altalenanti, forse perché caricati dal peso delle troppe responsabilità.

    ECCESSO DI CRITICA? - Dopo una serie più di ombre che di luci, sia Ranocchia che De Sciglio sono progressivamente finiti ai margini dei rispettivi progetti tecnici, diventando giocatori spendibili per il mercato in uscita. Entrambi sono in vendita, ma il loro cartellino si è svalutato di molto a causa proprio di un rendimento al di sotto delle aspettative. Il dubbio che sorge spontaneo è se questi giocatori siano stati sottoposti ad un'eccessiva pressione, anche mediatica, e sbandierati troppo frettolosamente come i sicuri punti di riferimento del futuro di Inter e Milan o se nella loro valutazione abbia inciso molto anche il fatto di aver giocato in due squadre poco competitive rispetto alla tradizione. Ranocchia e De Sciglio cercheranno altrove la possibilità di rilanciarsi e consacrarsi su livelli importanti, sperando di lasciare solo rimpianti nella Milano del calcio.

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