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  • Reggina:| Segnali positivi e rimpianti

    Reggina:| Segnali positivi e rimpianti

    • D.M.

    ‘Toro fermato dalla pioggia’ titola il quotidiano sportivo torinese. Niente di più errato. Forse più giusto dire Reggina fermata dalla sfortuna. Un tempo solo a Torino, ma alla pari col grande favorito ancora capolista anche per i risultati negativi delle dirette rivali. Un solo tempo dunque ma giocato davvero bene dalla Reggina che subisce come sempre un gol su palla inattiva e per un fallo contestato visto che il segnalinee aveva segnalato un fallo di Bianchi su Angella e non il contrario come stabilito dall'arbitro Velotto. Comunque ha colpito la reazione decisa degli amaranto che hanno davvero fatto tremare la squadra di Ventura. Due parate decisive di Benussi e un palo colpito da Barillà con lo stesso Benussi immobile. Questo in sostanza il primo tempo della gara che poi si è chiusa per il nubifragio. Non vediamo dunque questa supremazia granata. Al contrario si è visto un undici non sempre felice nella costruzione del gioco quasi mai verticalizzato. Il Toro non avrebbe mai segnato senza quell'episodio. Dirà Glik autore del gol: ‘Siamo stati fortunati perché siamo stati salvati da due grandi parate di Benussi e dal palo colpito da Barillà’. Sulla Reggina il giudizio è positivo. Si è vista una squadra per nulla timorosa, spigliata e che ha ben controllato l'avversario che, lo ribadiamo per l'ennesima volta, ha organico sontuoso ma che trova qualche difficoltà a esprimersi in categoria.

    È un Toro abbordabile da quel che si è visto. Ne tenga conto la Reggina quando (primi di maggio?) dovrà disputare il recupero. Non è affatto scritto da nessuna parte che il Torino abbia già conquistato i tre punti. Temiamo caso mai, visto che si va verso la fase finale del campionato, che la Reggina non abbia più quella determinazione che ne ha caratterizzato la prova dell'Olimpico. Potrebbe infatti diventare più marcato il distacco con la sesta posizione e questo potrebbe influire sul carattere e quindi sul rendimento. Ci sono, è vero, questi 45 minuti da recuperare, ma il fatto stesso che gli avversari non segnino il passo rende più difficile il futuro amaranto. Vanno forte tutte le rivali e quelle più abbordabili come Padova e Varese non mollano. Al contrario consolidano le loro posizioni vincendo. Si è fermata solo la Samp che comunque supera la Reggina di quattro punti.

    Si assottigliano quindi le speranze della Reggina anche se ancora il risultato di Torino può subire modifiche e le può essere favorevole. Riemerge il recente passato e riemergono gli errori collettivi che hanno frenato la corsa di una squadra che avrebbe potuto fare decisamente meglio di quanto non abbia fatto. Tanti i punti gettati al vento. Si può benissimo affermare che la Reggina ha dilapidato un patrimonio perdendo gare che aveva già vinto o pareggiato. La conta è difficile farla ed enumerare le partite regalate agli avversari diventa compito arduo. Adesso ci si rammarica per quel che sarebbe stata la situazione attuale con un diverso comportamento in campionato. Tanti, troppi errori per non avere rimpianti. Che cosa ci sia stato effettivamente non è facile da capire. Certo infortuni, scadimenti di forma e altri intoppi hanno influito ma è indiscutibile il fatto che non c'è stata quella continuità di rendimento necessaria per realizzare obiettivi importanti. Il vero rammarico è questo. Bene comunque non mollare perché ancora ci sono 24 punti in palio e tutto è possibile, ma, lo ribadiamo a scopo di non creare false illusioni, che sarà estremamente difficile ripetere il risultato della scorsa stagione.

    (Gazzetta del Sud)

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