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  • Reggina, riecco Breda:| Con lui si giocava meglio
Reggina, riecco Breda:| Con lui si giocava meglio

Reggina, riecco Breda:| Con lui si giocava meglio

  • D.M.

Torna Roberto Breda. È dunque finita l'avventura reggina di Angelo Gregucci. Il pareggio nel derby col Crotone costa il posto all'allenatore pugliese, già da qualche settimana in discussione. Il suo allontanamento è anche il segno della incertezza in cui versa la società che da quando è precipitata in B ha accusato notevoli difficoltà gestionali particolarmente nel settore tecnico. Il bilancio di Gregucci non è esaltante. La squadra, sotto la guida del tecnico pugliese, ha continuato ad avere un rendimento a singhiozzo alternando prove positive ad altre sconfortanti. Con Breda la squadra giocava certamente meglio ed era rimasta stabilmente in zona playoff.

Breda conosceva più in profondità i suoi giocatori, molti dei quali 'allevati' da lui nelle giovanili amaranto. Un esonero, quello del tecnico trevigiano, che in verità aveva lasciato perplessi tutti. Probabilmente anche gli stessi addetti ai lavori. Comunque, e ovviamente sempre per il bene della squadra, la società aveva deciso di cambiare orientandosi su Angelo Gregucci, uno che in B e anche in A (Atalanta) ci bazzica da tempo anche se con risultati mediocri. I precedenti quindi non militavano a suo favore e non erano tali da far pensare che con la sua presenza la Reggina avrebbe fatto sfracelli.

Evidentemente la Reggina ha pensato che questa scelta fosse quella giusta dimenticando altri aspetti della situazione e dimenticando pure il lavoro sul campo svolto da Breda, uno che, lo ricordiamo ancora, conosceva e conosce più degli altri gli uomini a sua disposizione. Gregucci non ha dato o non ha potuto dare quello che la società si aspettava da lui. Certamente gli stravolgimenti tattici e le continue rinunce ad una formazione base hanno limitato il suo stesso lavoro fino a renderlo incomprensibile. La Reggina era più 'blocco' con Breda che non con Gregucci, il cui pensiero tattico non è stato recepito da calciatori, anche loro in buona parte colpevoli, abituati ad un rapporto diverso col tecnico precedente.

Molle e fin troppo educato Breda: questo l'appunto o il rimprovero che si è fatto al tecnico veneto prima. Come se questo comportamento fosse un segno di negatività. E ancora gli si rimproverava la scelta dei cambi durante la gara, scelte non sempre felici. Scuse per giustificare un esonero che in verità non si basava su presupposti tecnici validi e importanti. La Reggina come società paga le sue stesse debolezze. Ci sarebbe voluto un polso più fermo prima. Nel calcio non ci sono certezze ma, senza nulla togliere al lavoro di Gregucci, con Breda questa squadra avrebbe lottato sino all'ultimo per entrare nei playoff. Oggi invece deve cominciate tutto daccapo. Tocca a Roberto Breda ricomporre il gruppo e dare a tutto l'ambiente la serenità perduta.

(Gazzetta del Sud)

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