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  • Atalanta, ecco Freuler: 'ice man' adora la house e la polenta, si ispira a Iniesta
Atalanta, ecco Freuler: 'ice man' adora la house e la polenta, si ispira a Iniesta

Atalanta, ecco Freuler: 'ice man' adora la house e la polenta, si ispira a Iniesta

  • Marina Belotti
Svizzero? No, italiano ormai! Remo Freuler, centrocampista classe '92 in forza all'Atalanta dal gennaio 2016, al momento del suo arrivo in quel di Bergamo parlava solo inglese e aveva sempre bisogno di un traduttore. Già il primo maggio però, in occasione del suo primo gol in Serie A contro il Napoli (che è coinciso anche con il gol numero 2000 per l'Atalanta nella massima serie) nell'intervista post-partita dava segni di capire perfettamente la lingua e riusciva persino a parlarla senza difficoltà. Ora, a distanza di altri sei mesi, Remo mastica l'italiano con grande disinvoltura. E non se la cava bene solo con la lingua.

PARLA ANCHE IN CAMPO - Anche le sue prestazioni in campo sono un continuo crescendo: partito in tribuna nella prima gara di campionato, sapeva che doveva lavorare sodo per guadagnarsi un posto in prima squadra. E lui, meticoloso come solo uno dal sangue svizzero può essere, si è impegnato duramente durante gli allenamenti nei quali Gian Piero Gasperini, che è uno attento a chi dà l'anima durante i lavori in settimana, l'ha notato. Così il suo esordio da titolare è arrivato: in poche giornate dalla tribuna è passato alla panchina e da questa in un attimo si è alzato per calpestare il rettangolo verde: 90' spesi da titolare nelle ultime sei partite, dando il massimo e fornendo anche l'assist a Caldara per il gol che è valso la vittoria contro il Pescara. 

EREDE DI GRASSI - Lui che in un primo momento era stato preso solo per ereditare il posto di Alberto Grassi passato al Napoli lo scorso gennaio, ora che lo sfortunato bresciano è tornato in patria, continua comunque ad essergli preferito. Anche perchè, proprio lui che ai casoncelli preferisce la polenta, polentone non è di certo: corre a perdifiato e le statistiche registrano che in ogni partita macina ben 12 km e mezzo. Non male, eppure lui, centrocampista duttile che si ispira a Andrés Iniesta e Mario Gotze, non si stupisce nè ne fa un motivo di vanto. Proprio per questo qualcuno lo chiama Ice Man, l'uomo che resta di ghiaccio anche dopo prestazioni eccellenti e che preferisce rilassarsi leggendo il libro di Ibra piuttosto che scatenarsi. Ma anche l'uomo dagli occhi di ghiaccio, per via del suo sguardo magnetico, che ogni mattina rivolge alla finestra della sua casa a due passi dal centro di Bergamo: "Anche se della Svizzera mi mancano i laghi, che qua ci sono ma lontani, è bello finalmente potersi svegliare e vedere il sole." Strano sentirselo dire per la gente di Bergamo, abituata a invidiare il clima caldo ed esente da nebbia del Sud.

DA LUCERNA A BERGAMO- Eppure a Lucerna faceva più buio: nella squadra svizzera Freuler ha militato due anni, giocando tutte le partite titolare per 90' e da dove, dopo essere esploso, a malincuore hanno dovuto lasciarlo partire. Per lo svizzerino non è stato un problema, a lui piace viaggiare, soprattutto verso Nizza, il posto in cui preferisce trascorrere l'estate in compagnia del suo migliore amico Enis Ramadani, calciatore della squadra di terza divisione svizzera dell' FC Rapperswil-Jona. Così è stato facile per il centrocampista svizzero ambientarsi  fin da subito anche nella città nerazzurra, che definisce piccola e vivibile, e in cui si diletta a passeggiare tra "Bergamo de sura e Bergamo de sota" (dal bergamasco Raimondi vuole imparare persino il dialetto!) e ha già trovato i suoi ristoranti preferiti. Per Freuler mangiare bene infatti è essenziale, così come ascoltare la musica nei pre-match: la carica gliela suona l'house del TomorrowLand e, per non perdere totalmente di vista le sue origini, l'hip hop tedesco

LA NAZIONALE E...IL DISCHETTO- Il suo sogno nel cassetto ora è quello di scatenarsi con la maglia della Nazionale svizzera, in cui ha appena ottenuto una pre-convocazione dal tecnico Petkovic. Ma lui sa che per realizzare questo sogno deve continuare a giocare bene nell'Atalanta, magari mettendo lo zampino in qualche gol. Dal dischetto? Ebbene sì, dopo Paloschi, Kessiè e Pinilla, si scopre che pure Remo è un rigorista: a Lucerna tirava lui dagli 11 metri, 11 difatti, proprio come il numero stampato sulla sua maglia
Al momento nelle file della Dea ha iniziato a contendersi con il Papu Gomez punizioni e calci d'angolo, ma chissà che al prossimo fallo in area non piombi lui a rubar palla a Kessiè...

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