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  • Renica a CM: 'Napoli, stagione non esaltante: bel gioco ma 'zero tituli' e l'Europa League snobbata'

    Renica a CM: 'Napoli, stagione non esaltante: bel gioco ma 'zero tituli' e l'Europa League snobbata'

    • Giovanni Scotto
    Nel corso della sua lunga e brillante carriera, Alessandro Renica ha offerto una delle più felici interpretazioni del libero: elegante, tecnico, puntuale. Difensore e, talvolta goleador, come in occasione della storica rete realizzata al 119’ al San Paolo, con la maglia del Napoli, contro la Juventus, in occasione della gara di ritorno dei quarti di finale della coppa Uefa 1989, poi vinta dalla squadra di Bianchi. In riva al golfo le soddisfazioni più grandi: il trionfo europeo, due scudetti, coppa Italia e Supercoppa. L’azzurro sulla pelle, ancora oggi, nonostante l’incedere del tempo. E il terzo tricolore sognato e rimpianto, come confessa in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com:

    Il secondo posto era l’obiettivo massimo oppure il Napoli deve rimproverarsi qualcosa?
    “A mio avviso devono prevalere i rimpianti, questa stagione non è stata poi così esaltante per il Napoli. Ad un certo punto ho creduto che gli azzurri potessero farcela ma poi c’è stato un calo evidente, dipeso da diversi fattori. La Juventus ha vinto praticamente sempre ma il Napoli non ha saputo approfittare di questa grandissima occasione. Sarri ha pagato un po’ di inesperienza a certi livelli, non ha saputo gestire la rosa nel momento più delicato e importante della stagione”.

    Dove ha sbagliato Sarri?
    “Sul piano del gioco non ho nulla da rimproverargli ma, per dirla alla Mourinho, siamo a ‘zeru tituli’ e purtroppo nel calcio contano quelli. Ha ingiustamente snobbato l’Europa league, una competizione che poteva vedere il Napoli protagonista. Gli azzurri erano nettamente superiori al Villareal ma non hanno onorato la competizione. Ritengo che la rosa sia molto competitiva, ma le seconde linee della Juventus hanno fatto la differenza, quelle del Napoli no. E’ un problema di mentalità, non puoi puntare solo su 12-13 calciatori. Gente come Lopez, Mertens e Gabbiadini meritava più spazio e invece sono stati coinvolti poco. Se dovessi dare un voto alla stagione del Napoli e a Sarri, non mi spingere oltre il 6.5”.

    Si è avvertita anche quest’anno la mancanza di un leader? La fascia di capitano potrebbe responsabilizzare ulteriormente Higuain?
    “Mah, mi sembra che Higuain abbia provato ad interpretare al meglio questo ruolo, pur cedendo talvolta sul piano caratteriale. Se la fascia di capitano fosse utile a scongiurare un suo eventuale addio, allora Hamsik farebbe bene a cedergliela ma, per entrare in discorsi di questo tipo, bisognerebbe conoscere le dinamiche dello spogliatoio”.

    Domani Napoli-Frosinone: sarà una semplice formalità?
    “Servirà massimo impegno, il calcio è imprevedibile e talvolta sa essere crudele. Per dirla alla Trapattoni ‘non dire gatto se non ce l’hai nel sacco’.

    Da veronese hai visto trionfare nell’85 la squadra della tua città mentre col Napoli hai vissuto da protagonista la gioia dei due scudetti: ci sarà ancora spazio per le favole calcistiche in Italia?
    “Secondo me dobbiamo scordarcelo, in primis per lo strapotere economico dei top club (Juventus in testa) e poi per la mancanza di dirigenti preparati, in grado di scoprire talenti veri e di dar vita a progetti realmente vincenti”.

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