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  • Renzi propone un'onorificenza per Ranieri

    Renzi propone un'onorificenza per Ranieri

    Il Presidente del Consiglio Matto Renzi è intervenuto questa mattina ai microfoni di RTL 102.5 durante “Non Stop News” a proposito di Claudio Ranieri.

    Ranieri ci insegna che bisogna crederci sempre, come ha detto lui, è una storia meravigliosa e incredibile Qualche mese fa, all’inizio della cavalcata del Leicester, io gli mandai un messaggino per fargli i complimenti e l’in bocca al lupo a nome dell’Italia, era novembre o dicembre. Lui mi rispose dicendo “Ma è lei davvero?” e io gli scrissi “Guardi, mi può interrogare” perché Ranieri è stato allenatore della Fiorentina negli anni ’90, vincemmo anche una Coppa Italia e se non ricordo male fu Ranieri a  vincere la Supercoppa con i gol di Batistuta contro il Milan, lui prese la squadra in Serie B e la portò in Serie A. Lui allora ha detto “ Non so se è lei, la interrogo. Chi è che sostituivo sempre quando ero alla Fiorentina?” e io ovviamente gli risposi “Rui Costa” perché Ranieri lo sostituì spessissimo e ogni volta la tribuna rumoreggiava un po’. Da quel momento ci siamo un po’ scritti e devo dire che proporrò al Presidente Mattarella che ci sia un’onorificenza per Ranieri perché ha reso non tanto l’Italia calcistica di una grande impresa, ma ha dato un bellissimo messaggio al nostro Paese quando ha detto  che bisogna crederci sempre e che i sogni più difficili possono realizzarsi. Proporrò quindi al Comitato Onorificenze e al Presidente Mattarella di omaggiare questo grande italiano con un piccolo gesto, ovviamente immagino che lui preferisca aver vinto la Premier League, è un piccolo gesto, però il Leicester che vince in questo modo è straordinario. Un giorno, da grande, voglio vincere uno Scudetto da tifoso della Fiorentina come ha fatto il Leicester, prima o poi succederà, l’ultimo è del 1969, io sono del ’75…qui tanto lo vince sempre lei, intendo la solita squadra, che quest’anno bisogna dire ha fatto un campionato straordinario, in molti non ci avrebbero creduto. Vabbè, prima o poi vinceremo anche noi, dai.

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