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Report Fifa sul calciomercato: in Inghilterra si spende 4 volte di più che in Italia

Report Fifa sul calciomercato: in Inghilterra si spende 4 volte di più che in Italia

FIFA TMS ha presentato oggi il report Global Transfer Market 2015. Il report prende in esame i dati e i trend che sono emersi nell’anno solare 2014 dal calciomercato internazionale, su base globale, regionale e nazionale. Una novità di questa edizione è la presenza di informazioni sulle attività di mercato a livello di singolo club. 

Il Global Transfer Market 2015 fornisce un quadro completo e trasparente del mercato internazionale, così da migliorare la conoscenza del calciomercato per club, federazioni affiliate, intermediari e addetti ai lavori del mondo del calcio, e offrire supporto ai responsabili nelle loro strategie relative ai trasferimenti. 


Il Global Transfer Market 2015 include informazioni esclusive sull’attività di mercato, su numeri e costi dei trasferimenti, sulle caratteristiche dei giocatori e sul coinvolgimento degli intermediari nelle trattative. Per la prima volta, inoltre, il report include una sezione dedicata ai trasferimenti di atleti minorenni registrati nel Transfer Matching System internazionale, assieme alla classifica delle nazioni che ne hanno ingaggiati di più nel 2014. 

Di seguito alcuni degli highlights del report: 
· Nel 2014, la cifra totale per i trasferimenti internazionali ha raggiunto la quota record di USD 4.1 miliardi. 
· Il numero totale di trasferimenti internazionali nel corso del 2014 è stato 13.090. 
· Il Brasile è stata la nazione più attiva sul mercato, con un record di 646 trasferimenti in entrata, e 689 in uscita. 
· L’Inghilterra è stata la nazione che ha speso di più per i trasferimenti (USD 1.17 miliardi), mentre la Spagna è quella che ha incassato di più (USD 667 milioni). 
· Nel 2014, i club italiani hanno speso in totale USD 306 milioni, 200 milioni in meno rispetto alla cifra per i trasferimenti internazionali del 2013. 
· Nel corso del 2014, 45 giocatori si sono trasferiti dall’Italia all’Inghilterra, per un totale di USD 79 milioni. 
· L’età media dei giocatori coinvolti in trasferimenti durante l’anno è stata di 25 anni e 6 mesi. L’età media dei giocatori arrivati in Italia è di 22 anni e 10 mesi, la più bassa tra quelle delle principali leghe europee. 
· USD 236 milioni sono stati pagati dai club come commissioni per gli intermediari nel corso del 2014. L’Italia è al secondo posto tra le nazioni che hanno speso di più per gli intermediari, con USD 36 milioni nel 2014. Tuttavia, la cifra è in ribasso rispetto ai USD 44 milioni pagati nel 2013.

Il report include inoltre tre case study che esaminano l’impatto di fattori esterni sul calciomercato internazionale, come la FIFA World Cup 2014.
Il report Global Transfer Market 2015 è ora disponibile in versione digitale sul sito di FIFA TMS.

 


RASSEGNA STAMPA: 
Serie A alla periferia del mercato: in un anno 176 milioni in meno. La Stampa in edicola oggi analizza il rapporto della Fifa sui trasferimenti internazionali del 2014. Giocatori e quattrini che cambiano Paese, ma per l’Italia sembra un rating di Standard & Poor’s: declassati. Per fare shopping dall’estero abbiamo speso 176 milioni di euro in meno del 2013 e anche sull’export andiamo male, se i ricavi sono quasi dimezzati rispetto all’anno precedente (meno 159 milioni). Pogba a parte, se e quando sarà, ormai l’Italia non ha nemmeno più patrimoni da vendere, o svendere: per dare l’idea, i 45 giocatori passati dai nostri campionati professionistici all’Inghilterra, hanno fruttato poco più di 69 milioni di euro. Esportandone appena 14, sempre in Inghilterra, il Portogallo ha incassato oltre 151 milioni. 

I top player parlano inglese - Chi ha inventato il calcio, se l’è ripreso: gli inglesi, ovvero la Premier League. Nessuno come loro ha speso per razziare giocatori in giro per il mondo: 585, per una fattura da 1,027 miliardi di euro. L’Italia è in piena spending review: 269,1 milioni di euro, meno della metà di quanto sborsato dalla Spagna, dietro anche alla Germania, i nuovi ricchi. Almeno i club italiani si sono messi a comprare giovani: 22,8 anni è l’età media degli acquisti internazionali. Si punta sul futuro, ma pure sul risparmio di qualche euro se, mediamente, i giocatori nella fascia d’età tra i 24 e i 27 anni sono i più cari. 

I regali ai procuratori - Una voce le società italiane hanno tagliato molto meno del resto, le commissioni pagate agli agenti per le intermediazioni: nel 2014 siamo a 36 milioni, contro i 44 del 2013. Ai nostri livelli viaggia solo l’Inghilterra (87 milioni, ma sul doppio dei trasferimenti), perché negli altri Paesi sono decisamente meno, sia come cifra assoluta che in rapporto al numero degli affari. Oltre un terzo degli acquisti internazionali fatti dalle squadre italiane hanno visto un intermediario in mezzo all’affare, con relativa parcella. Tutti dati raccolti nelle cento pagine del «Report Global Transfer Market 2015», disponibile in versione digitale sul sito di Fifa Tms). 


Aspettando Paul Pogba, se e quando, se un giocatore lascia l’Italia non viene certo pagato a peso d’oro. Ecco i principali flussi di vendita, da Paese a Paese: 
- Da Spagna a Inghilterra: 62 trasferimenti per 452 milioni 
- Da Inghilterra a Spagna: 35 per 176,7 milioni 
- Da Portogallo a Inghilterra: 14 per 151,2 milioni 
- Da Francia a Spagna: 15 per 125,7 milioni 
- Da Inghilterra a Francia: 28 per 99,3 milioni 
- Da Francia a Inghilterra: 29 per 87,9 milioni 
- Da Portogallo a Cipro: 14 per 71,2 milioni 
- Da Italia a Inghilterra: 45 per 69,4 milioni. 


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