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  • Rinasce Niang: il Milan lo rimpiange gia'

    Rinasce Niang: il Milan lo rimpiange gia'

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    Finalmente Niang. Una doppietta per trascinare il Genoa, l'ennesima prestazione di altissimo livello per l'attaccante scaricato forse troppo frettolosamente dal Milan. E ora, di quella freschezza e spensieratezza che sta mettendo in campo il classe '94 francese, avrebbe proprio disperatamente bisogno il club rossonero.

    SCARICATO TROPPO IN FRETTA - Il segreto della definitiva esplosione? "Qui al Genoa sento la fiducia di tuttiha dichiarato Niang nell'immediato post-partita. Una fiducia mai trovata nella sua avventura in rossonero. Il Milan, troppo alle prese con una rifondazione annunciata fin troppo a parole e poco sul campo, non si è dimostrato l'ambiente più adatto. Inzaghi ha dimostrato di non credere in lui, preferendogli prima Honda, poi Bonaventura e, all'occorrenza, anche Poli e Menez. L'arrivo in rossonero di Alessio Cerci, ancora lontano parente della punta osservata con la maglia del Torino, ha chiuso ogni speranza di ottenere minuti importanti che, ora, Niang ha saputo prendersi con la maglia del Genoa.

    GENOA CONQUISTATA - Eppure quella fra il Genoa e Niang non è stata fin da subito una storia a lieto fine. A partire dalla scorsa estate quando l'attaccante francese rifiutò le avances di Enrico Preziosi preferendo giocarsi le sue chance alla corte di Filippo Inzaghi. I soli 84 minuti concessigli lo hanno spinto nel corso del mercato invernale, nelle mani di Gian Piero Gasperini che ne ha fatto, insieme a Iago Falque e Diego Perotti un perno insostituibile del suo attacco. E la doppietta rifilata al Verona ne è la prova, con due gol da attaccante puro, di destro e di testa per mostrare la completezza del suo repertorio. Giocate, movimenti, corsa, grande fiducia. Tutte doti che la staticità del Milan visto contro l'Empoli non è più in grado di offrire. E il club rossonero, infatti, si è già pentito: questo Niang era ancora una carta da potersi giocare, aveva solo bisogno di un po' di fiducia.

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