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  • Montella alla Fiorentina:| I suoi metodi di lavoro

    Montella alla Fiorentina:| I suoi metodi di lavoro

    • L.C.

    Come lavorerà Vincenzo Montella in ritiro? Quali saranno le metodologie fisico-atletiche che adotterà il nuovo allenatore viola? Domande che un po' tutti si fanno e che presto troveranno una risposta. Montella, come un po' tutti gli allenatori moderni, predilige il lavoro con il pallone ma non sottovaluta assolutamente il lavoro fisico. Lo scorso anno il suo Catania non scelse la montagna per il ritiro estivo. Particolare non da poco visto che quest'anno la Fiorentina a Moena potrebbe starci per quasi un mese. Ritiro a Torre del Grifo, dove le temperature non erano certamente fresche. Montella però accettò la proposta della società, anticipando le sedute mattutine e posticipando quelle pomeridiane per evitare l'afa che a luglio non manca davvero mai. E il ritiro andrò molto bene, con un Catania che in campionato cominciò subito con la marcia giusta. Poche amichevoli, almeno all'inizio. Poi ad agosto il discorso cambia, con partite anche importanti che la Fiorentina potrebbe mettere in piedi per testare il primo mese di lavoro del nuovo allenatore gigliato che nei primi giorni di ritiro fa sempre effettuare dei test finalizzati alla piena valutazione dell'efficenza atletica.

    E gli allenamenti? Sempre e comunque doppie sedute, con molte esercitazioni con il pallone. Montella non disdegna affatto le partitine (qualche volta le gioca anche lui, da vecchio attaccante d'area di rigore) e le sfide contro formazioni di seconda e terza categoria, come accaduto lo scorso anno nel ritiro di luglio del Catania. Lo chiamano innovatore, perché spesso e volentieri presenta allenamenti diversi, a gruppi, concentrati molto sulla tattica e sul possesso palla. Per il resto anche lui è ormai abituato agli allenamenti a porte chiuse. Come a Roma, nel ritiro di Trigoria dove soltanto le telecamere di Roma Channel potevano riprendere qualche spezzone degli allenamenti. Non potrà accadere a Moena ma accadrà sicuramente a Firenze dove ormai da molti anni a questa parte le sedute di allenamento sono rigorosamente vietate a tifosi e addetti ai lavori. E senza nemmeno un canale tematico che li riprende.

    (La Nazione)

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