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  • Rivincita Allegri, ma era questo anche al Milan. La differenza è la società

    Rivincita Allegri, ma era questo anche al Milan. La differenza è la società

    • Emanuele Tramacere
    Un'altra vittoria, un percorso netto che ha dell'incredibile e che lancia la Juventus verso un'annata che può rivelarsi storica per i colori bianconeri. Scudetto ad un passo, finale di Coppa Italia conquistata, così come la finale di Champions che ormai è ad un passo. Il merito? Di una squadra invidiabile, ma che è allenata da un allenatore fin troppo sottovalutato e che nelle ultime tre stagioni ha saputo prendersi tante rivincite in Italia e in Europa dopo le tante critiche piovutegli addosso ai tempi della sua esperienza al Milan.

    ALLEGRI E' SEMPRE LO STESSO - Le qualità di Allegri sono importanti e lo ha dimostrato, anche tatticamente, nelle scelte fatte in questa annata. Il cambio modulo, la capacità di tenere unito un gruppo con personalità forti e importanti, la duttilità e l'aperutra mentale nell'adattarsi di volta in volta ai rispettivi avversari. Doti che ha saputo affinare sicuramente nel corso degli anni, ma che aveva portato con sè anche ai tempi del Milan. La rosa rossonera era sicuramente differente, ma le colpe di Allegri negli scarsi risultati ottenuti negli ultimi due anni di Milan non vanno certo ricercati in campo.

    LA DIFFERENZA E' IN SOCIETA' - La grande differenza fra l'Allegri che stiamo ammirando alla Juventus e quello che abbiamo conosciuto al Milan va ricercato nella differente gestione delle due società. Il Milan di Galliani e Berlusconi era sicuramente in difficoltà (e le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva ne sono una prova), ma Allegri è stato lasciato solo a gestire tutta la pressione e per di più con un contratto in scadenza. La gestione della Juventus è invece opposta e un esempio è la gestione dello scabroso caso Bonucci o nella gestione della volontà di cambiare aria dello stesso Allegri. Marotta ha sempre difeso il suo operato, non ha mai parlato apertamente di addio e, al contrario, di volontà di proseguire insieme. Comportamenti opposti che hanno rafforzato la posizione di un allenatore competente e che ora ha consacrato la propria posizione fra i migliori tecnici d'Europa. Merito della Juve, non del Milan.

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