Hanno trovato pochissimo spazio in questo primo scorcio di 2013 ma, oltre alla diffusa sensazione di non riscuotere più il gradimento tecnico di Massimiliano Allegri, Bojan Krcic (22) e Robinho (29) non sono nemmeno due calciatori con una prospettiva in casa Milan. E il rendimento al di sotto delle aspettative nelle poche occasioni in cui sono stati presi in considerazione non depone a favore di due giocatori, che sembrano distratti dalle rispettive voci di mercato.

Il catalano di Linyola è in prestito dal Barcellona e Galliani dovrà sedersi al tavolo con la dirigenza blaugrana per sperare di ottenere un sensibile sconto sui 15 milioni fissati come cifra per il riscatto da esercitare a giugno. La trattativa è già cominciata in occasione dell'ultima sfida di Champions League e i rossoneri sperano di arrivare sotto i 10 milioni. In questa ottica può essere spiegata la scelta oltranzista di Allegri di non prenderlo in considerazione, a dispetto della sua capacità di entrare bene a gara in corso e soprattutto dei molteplici apprezzamenti di Berlusconi nei suoi confronti.

Per quanto riguarda il brasiliano, il Santos è tornato a farsi sotto recentemente (ricordiamo che in Brasile c'è tempo fino a metà aprile per chiudere le operazioni di mercato in entrata), ma è molto più verosimile che i contatti tra le due parti tornino a farsi frequenti la prossima estate. L'ex Manchester City vorrebbe tornare nel suo Paese e soprattutto nella squadra del cuore per giocarsi le chance di essere preso in considerazione dal ct carioca Scolari in vista del Mondiale del 2014. 2014 che è anche la data della scadenza di un contratto che gli frutta più di 4 milioni di euro a stagione. L'eventualità di perderlo a parametro zero tra un anno e la necessità di liberarsi di un costo pesante a bilancio spingono verso un'inevitabile separazione a giugno.

In attesa che il loro destino si compia, Bojan e Robinho possono essere però un'arma molto preziosa per il Milan per consolidare la terza posizione in campionato e tentare la scalata al secondo, che significherebbe evitare le forche caudine dei preliminari per accedere alla prossima edizione della Champions League. Un obiettivo da non fallire assolutamente per proseguire l'opera di ricostruzione della squadra rossonera.