Robson-Kanu, il disoccupato: idolo in Galles, cresciuto tra Lady D e Jagger
IDOLO - Senza squadra, già. Perché il suo contratto con il Reading è scaduto ieri, dopo 39 gol e 26 assist in 228 gare. Beniamino di una nazione intera, (nonostante sia nato a Londra) nei gironi di qualificazioni i gallesi hanno intonato più volte un coro per il numero 9 dei dragoni. Sulla falsa riga di "Will Grigg's on Fire", i gallesi hanno costruito un coro per Robson-Kanu sulle note di una canzone delle Salt'n Pepa "Push it".
PADRE PASTORE - Il nonno di Robson-Kanu, Ian Leonard, è un reverendo; il padre è vicario della chiesa di St Mary Abbots in Kensington. Queste due figure sono state importante nella crescita del giocatore, e hanno caratterizzato anche la sua infanzia, visto che come ha rivelato l'attaccante al Times, ha conosciuto, in ambito parrocchiale, le figlie di Mick Jagger ("Volevano giocare con me, ma non sapevo neanche chi fossere. Mick? Era un parrocchiano come gli altri"),il re di Giordania, che ha mandato le guardie del corpo da sua nonna dopo che lanciò un orsacchiotto su un albero (" Perché hanno appeso uno scoiattolo morto sull'albero?"); incontrando anche la principessa Diana in chiesa. Un viaggio incredibile, quello di Robson-Kanu, partito da una chiesa e arrivata fino alla semifinale dell'Europeo. E, a quanto pare, il meglio deve ancora venire.
