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  • Rog, piccolo Modric tra Inter e Liverpool

    Rog, piccolo Modric tra Inter e Liverpool

    • Aleksandar Miljkovic
    In questa stagione abbiamo avuto il privilegio di ammirare imprese impossibili da immaginare nel mondo del calcio. A partire dal Leicester di Ranieri per passare dal Crotone e l'impresa sfiorata del Rostov in Russia. Tutte si basano sul lavoro, sulla compatezza del gruppo e la cosa più importante: la convinzione che niente è impossibile. Una favola simile la sta vivendo anche un giovane croato classe 1995 della Dinamo Zagabria Marko Rog.

    Nato e cresciuto in campagna vicino a Varazdin, piccola città della Croazia dell'est, con l'unica passione per il calcio e il sogno di diventare un giorno professionista. Ore e ore a giocare sul prato dietro casa con il cugino e fratello di un paio d'anni più grandi. Il tempo che gli ha fatto solo bene abituandolo alle botte e alla cattiveria dei più grandi. Suo nonno lo seguiva agli allenamenti e alle partite anche perché i due avevano un accordo particolare. Ogni volta che segnava veniva premiato con 10 kune (circa 1,4€). Purtroppo per Marko l'accordo non è durato tanto perché il nonno dovette smettere di premiarlo altrimenti la pensione non gli sarebbe bastata.

    Nella stagione 2013/14 giocava sia per la primavera del Varazdin che per i senior in Serie C croata, spesso facendo anche due partite in due giorni. Quella stagione poi ha terminato con 17 gol e 10 assist in 30 partite. Il momento decisivo per la sua carriera è avvenuto in una delle ultime partite della primavera contro RNK Split. Marko finalmente viene notato proprio dall'allenatore avversario. La partita è terminata sullo 0-0 con un rigore sbagliato in fondo proprio da Rog il quale poi si è fermato a piangere in mezzo al campo consolato dal tecnico dello Spalato. Proprio lui nel frattempo aveva già avvertito il direttore sportivo e gli adetti alla sicurezza dello stadio con le parole: "Questo qui, non fatelo uscire finchè non ha firmato per noi!". E' uscito senza firmare, ma convinto di stravolgere il proprio futuro che lo vedeva lasciare il calcio per dedicarsi all'università.

    Nella stagione successiva, invece di un cauto inserimento nella massima serie croata gli viene data fiducia da subito nel ruolo di trequartista dietro la punta. Lui risponde nel migliore dei modi con gol e vari assist anche in campo europeo dove l'RNK Spalato viene fermato soltanto all'ultimo turno preliminare di Europa League dal Torino. Dopo pochi mesi, già a novembre, viene convocato direttamente in nazionale maggiore per un'amichevole prestigiosa a Londra contro l'Argentina di Leo Messi nella quale fa il suo esordio. Continua a macinare una prestazione meglio dell'altra per concludere la stagione con 9 reti e 7 assist in tutte le competizioni. La Dinamo Zagabria, essendo la squadra più potente in Croazia a tutti i livelli, non poteva farsi scappare un talento del genere. Addirittura per anticipare le concorrenti estere ha fatto diventare Marko Rog il giocatore più pagato della storia del calcio croato, 5 milioni di euro che gli permettono di battere Marcelo Brozovic e i suoi 2 milioni e 400 mila euro. Nella Dinamo non ha sofferto la concorrenza di gente come Pjaca e Coric per un ruolo simile, anzi si è guadagnato la pre-convocazione per l'Europeo in Francia con buone probabilità che finisca nella lista definitiva.

    Suo idolo è l'attuale allenatore del Real Madrid, Zinedine Zidane mentre in Croazia viene paragonato a Luka Modric che faceva il suo stesso ruolo da giovane, ovvero il trequartista o centrocampista offensivo. Ricorda il centrocampista dei Blancos ai tempi quando faceva esclusivamente la parte offensiva nella facilità di saltare l'uomo, mandare i compagni in porta e segnare anche. Rog è seguito dal Liverpool di Klopp e anche dall'Inter che ha ottimi raporti con la DInamo visti gli affari precedenti di Brozovic e Kovacic. Il suo prezzo si aggira sui 10 milioni di euro.

     

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