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Roma, mai così poco Totti: quale futuro?

Roma, mai così poco Totti: quale futuro?

Alla ricerca di Francesco Totti. Una ricerca, ovviamente, ristretta al terreno verde. Fuori, pur in mesi di sostanziale silenzio, la presenza del capitano giallorosso è palpabile e rimane importantissima. Lo si è visto nei momenti concitati di Sassuolo-Roma, quando il numero 10 ha provato a sdrammatizzare la tensione in un siparietto con Miralem Pjanic e regalando a un giovanissimo a bordo campo la possibilità di un momento da ricordare per tutta la vita, concedendosi in uno scambio di palleggi che è un gesto semplice ma capace di trasformare la serata di un bambino. Ma se pensiamo solamente al campo di gioco, i dati del capitano sono incredibilmente simili a quelli dei suoi esordi.

L'ULTIMO ANNO? - In quello che gli statunitensi chiamerebbero "contract year" (l'ultima stagione di un contratto, che porta quindi a un rinnovo), Totti ha giocato solamente 213 minuti, buona parte dei quali sotto la guida di Rudi Garcia. Due gettoni da titolare - con Frosinone e Sassuolo - nel girone d'andata: un gol contro i neroverdi e una prestazione non indimenticabile contro i ciociari. Saltata la Sampdoria, Totti è tornato in campo contro il Carpi. Uno spezzone fatale. Dieci minuti, uno scatto che ne compromette la stagione: tiro respinto dal portiere, Salah insacca mentre il capitano chiede subito il cambio. Una lesione muscolare che doveva tenerlo ai box per un mese ma che, a conti fatti, gli ha permesso di tornare in campo solamente il 9 gennaio, nella partita costata la panchina a Garcia. Spalletti gli ha dato fiducia nel finale con il Frosinone (superato Pagliuca nella classifica delle presenze in Serie A di tutti i tempi, davanti a lui solo Zanetti e l'irraggiungibile Maldini) e Totti ha ripagato il tecnico toscano con un assist. 

CONFRONTI E PROSPETTIVE - Non assaggiare il campo può diventare un ostacolo in chiave rinnovo, anche se Totti si confronterà serenamente con la società per scoprire il suo futuro. Quel che stupisce è il confronto con il suo passato. Anche se siamo solamente nella prima decade di febbraio, i numeri sorprendono: se si escludono le sue prime due stagioni in prima squadra (2 presenze nel 1992/93, 10 tra campionato e Coppa Italia nel 1993/94), Totti non ha mai giocato così poco. Il capitano giallorosso non è mai andato sotto le 25 presenze (1994/95). Per trovare delle stagioni con meno di 30 presenze complessive, bisogna andare a spulciare le annate relative agli infortuni: il numero ricorrente è il 29, "centrato" nel 2005-06 (la stagione dello stop che per poco non gli costò il Mondiale in Germania) e nel 2013-14. Oggi, complice l'infortunio, è fermo a 5. A Spalletti ora toccherà la gestione di un campione immortale, patrimonio da recuperare anche dal punto di vista tecnico. Nello spogliatoio, invece, Totti rimane un punto fermo. Così come nel cuore dei tifosi. Il "King" di Roma è sempre lui.

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