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  • Roma, Baldini: |'Continuità dagli americani'

    Roma, Baldini: |'Continuità dagli americani'

    • MAssimo Airoldi

    "Il calcio nell'ultimo decennio va sempre di più verso l'intrattenimento, lo spettacolo. Questo cambia le regole del gioco, l'approccio verso questa nuova dimensione che attrae investitori importanti. È un circolo vizioso che sta portando le cose a snaturarsi: il calcio ormai è sempre meno sport e sempre più spettacolo". La pensa così il direttore generale della Roma, Franco Baldini, intervenuto al Palazzo dei Congressi dell'Eur per la fiera 'Più libri più liberi' e incentrato sul tema "Passione contro business: il calcio del terzo millennio".


    SU SENSI - Il dirigente giallorosso si è soffermato sulla sua passata esperienza a Roma sotto la presidenza di Franco Sensi. "Lui è stato quasi costretto a prendere la Roma assieme a Mezzaroma, e piano piano se ne è innamorato, fino quasi a dedicargli ogni energia. E questo perchè la passione per il calcio è contagiosa, molto strana. Il calcio è la vera lingua universale, che unisce tutti. È questo il suo grande segreto: la passione che genera". "Sensi è stato così tanto coinvolto in questa passione - ha proseguito Baldini - che ha capito che avrebbe raggiunto l'immortalità con uno scudetto vinto a Roma, e per questo ha speso energie e patrimonio per raggiungere questo obiettivo".

    AMERICANI - Obiettivo che secondo Baldini è anche nei pensieri della nuova proprietà del club. "Gli americani non sono qui tanto per fare business, hanno preso la Roma per essere ricordati. Quando ho incontrato Pallotta (presidente della società giallorossa, ndr) per la prima volta mi ha detto che la Roma è un marchio sottovalutato - ha confessato Baldini - che si può fare un business sostenibile, ma che non voleva fare questo perchè lui il business lo fa con i fondi d'investimento. Il loro non è quindi un impegno mordi e fuggi, non venderanno in futuro al miglior offerente. C'è la passione alla base della loro scelta".

    UNICREDIT - Passione che però si concretizza al momento col 60% del club. Il restante 40 è infatti ancora in mano a UniCredit. "Ma la composizione della Roma probabilmente non è neanche quella definitiva - ha evidenziato Baldini - La banca era il proprietario della Roma, non l'ha comprata, anzi ha venduto l'asset. E si comporta sia da partner della Roma, sia da banca nei confronti del club". "La banca ha svolto un ruolo importante, ha consentito alla Roma di essere una società di Serie A, di partecipare ai campionati - ha ammesso il dg giallorosso - poi ha trovato il miglior partner per il 60% e credo stia lavorando per trovarne un altro per il restante 40".

    LEGA - "Beretta candidato alla presidenza di Lega? Partendo dal presupposto che il candidato ideale deve dedicarsi interamente a quel lavoro, senza conflitti di interesse, noi non stiamo nemmeno a parlare del candidato. Quello di cui stiamo iniziando a parlare è di una nuova governance, di un nuovo modo di concepire la Lega. In Spagna e Inghilterra funziona in maniera diversa". Franco Baldini, direttore generale della Roma, parla così del prossimo assetto della Lega calcio, durante l'incontro 'Passione contro business: il calcio del terzo millennio'. "È interesse della Lega avere un prodotto unico e come tale va venduto. Non bisogna stare continuamente a litigare su quanto ti possa aspettare o meno. Se non si parla di questo è inutile parlare di un candidato. Ci vuole una governance che privilegi il prodotto per poterlo vendere meglio. Con questo sistema anche la persona più illuminata non avrebbe incidenza - prosegue il dg giallorosso-. Alla Lega ci vuole un management che decide e le squadre si devono adeguare"


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