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  • Roma, Baldissoni: 'Pallotta? Forse gli è scappata qualche parolina di troppo. Su Alisson, Florenzi e Di Francesco...'

    Roma, Baldissoni: 'Pallotta? Forse gli è scappata qualche parolina di troppo. Su Alisson, Florenzi e Di Francesco...'

    Il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni ha concesso un'intervista a Sky Sport, nella quale ha toccato anche diversi argomenti legati al mercato: "Il 30 giugno chiude l'anno fiscale e bisogna essere in regola con i numeri. Come detto tante volte, anticipare delle cessioni serve per ricalibrare il disavanzo tra costi e ricavi ma significa che i costi sono stati mantenuti alti proprio per poter competere ad alti livelli. Più si accede ai ricavi maggiori, tramite la competitività maggiore, meno si dovrà ricorrere a queste cessioni tattiche, è una strategia di crescita. È una tattica che usano molte squadre per compensare i disavanzi, i risultati ci hanno dato ragione e continueremo a farlo. Quest'anno avremo maggiori ricavi, è una strategia di crescita".

    Su Alisson: "Nessun giocatore ha un prezzo, la scelta la fa la società che vuole vendere, che vuole comprare e il giocatore. Se le componenti hanno un accordo, si arriverà a una decisione".

    Sul rinnovo di Florenzi: "Ci pensa Monchi che è il miglior ds d'Europa, farà lui le valutazioni opportune".

    Sul nuovo stadio: "È semplice identificare i tempi realizzativi, siamo nella fase della pubblicazione del progetto della variante urbanistica, le terze parti parleranno sino all'11 giugno, poi ci sarà l'Assemblea Comunale che dovrà approvare tale variante. Secondo noi, tutto questo iter finirà in estate, poi partiranno le gare pubbliche per i lavori pubblici e far partire i lavori privati che devono partire in parallelo con i lavori pubblici, un tempo di sei mesi circa. Pensiamo che all'inizio dell'anno prossimo si possa iniziare".

    Sull'arbitraggio di Skomina nel match col Liverpool e l'inchiesta Uefa su Pallotta: "Il presidente in pubblico ha affermato un principio più generico, quello di adottare la tecnologia per evitare errori in futuro, in Europa. Poi magari nel privato gli sarà scappata qualche parola colorita. Non vogliamo mancare di rispetto a nessuno, tantomeno agli arbitri. Dobbiamo occuparci dei nostri errori, non di quelli degli arbitri".

    Su Di Francesco: "Ci piace la sua metodologia di lavoro, è stata la prima scelta di Monchi, ne era convinto. Lui è bravo anche fuori dal campo, mi sono piaciute le sue parole post Liverpool quando ha dichiarato che non è importante occuparci dell'arbitro, nella testa dei giocatori non si devono valutare le situazioni negative ma si pensare a ribaltare il punteggio".

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