Un ritorno dopo cinque mesi. L'ennesima conferma per bocca dell'ad Fenucci, l'applauso del suo ex pubblico e al fischio finale i tre punti con la Roma. E' una domenica perfetta per Zeman, che trascorrerà la notte a Pescara. In campo, il boemo conferma per dieci-undicesimi la formazione vincente contro il Torino. L'unico cambio riguarda Destro, al posto dell'infortunato Lamela. E' proprio l'attaccante di proprietà del Genoa a realizzare la rete decisiva dopo appena cinque minuti sfruttando una respinta corta di Perin, su un missile di Totti da calcio di punizione. L'avvio pungente dei giallorossi sembra essere il preludio ad una goleada, invece i meccanismi in avanti s'inceppano e, nonostante il dominio territoriale, la Roma fatica a trovare il pertugio per il raddoppio. Nel primo tempo manca spesso l'ultimo passaggio. Zeman dalla panchina urla di giocare di prima in verticale, ma i suoi uomini peccano d'imprecisione e rischiano più volte di far partire il contropiede avversario; la difesa giallorossa però è attenta.

Marquinhos e Castan si dimostrano una coppia affiatata. Il primo ricorda Aldair: eleganza, tecnica e mai una sbavatura. Il secondo segue più le orme di Zago quando scaccia l'avversario grazie alla propria arroganza fisica. A destra Piris fa il suo, a sinistra Balzaretti fornisce una spinta continua ma di poca qualità ed è molto aiutato da Florenzi e Totti. Il centrocampo è tenuto da Bradley, bravo a far da schermo, e da Pjanic, utile a recuperare tanti palloni e a far ripartire le azioni. Il più in ombra è Osvaldo, stranamente apatico e sempre in ritardo nei pressi dell'area di rigore: probabilmente debilitato dalla sindrome influenzale rimediata in settimana. Zeman attende l'87' per sostituirlo con Tachtsidis. Il Pescara si scopre alla disperata ricerca del pareggio, ma Goicoechea non corre nessun pericolo.

Da par suo, la Roma ha il peccato di fallire ripetutamente il raddoppio con Destro: Perin è sontuoso in un paio di circostanze. Al 78', Zeman lo toglie per una botta al piede e inserisce Perrotta. Poco prima, anche Florenzi è costretto ad uscire per un affaticamento alla coscia destra (al suo posto Marquinho), mentre Balzaretti lascia l'Adriatico zoppicante per un trauma contusivo al piede sinistro. Niente di preoccupante per tutti, che saranno controllati domani a Trigoria.

(DNews - Edizione Roma)