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  • Roma, che polverone!| Subito tre casi scottanti

    Roma, che polverone!| Subito tre casi scottanti

    • V.N.

    Il contratto di Mexes, i problemi societari e un gruppo di giocatori precari in cerca di sistemazione. Sopra Brunico comincia a comparire qualche nuvola. Nonostante il penso positivo ascoltato in questa prima settimana di ritiro, infatti, ci sono alcuni nodi da sciogliere al più presto.

    1) Il primo riguarda il reparto difensivo. Sia Ranieri che Totti hanno avvertito in questi giorni la società: 'In difesa manca qualcosa'. O meglio qualcuno. E il pensiero ovviamente va subito a Burdisso. L'argentino rappresenta per Ranieri un tassello indispensabile e Pradè sta facendo di tutto per riportarlo a Roma. In settimana la situazione potrebbe sbloccarsi e generare un effetto domino su tutta la difesa. Chi attende con maggiore trepidazione l'esito della trattativa, oltre a Ranieri, è Mexes. Il francese ha giurato ai tifosi di voler restare e Montali ha ribadito la sua incedibilità, ma il contratto in scadenza e la prospettiva della panchina potrebbero spezzare questo giuramento. Ranieri stesso ha detto di voler rivedere Mexes al centro della difesa della Nazionale francese. Ma per conquistare la convocazione il difensore dovrà giocare con continuità e, col ritorno di Burdisso, sarebbe difficile. Se dovesse partire il francese si creerebbe però un vuoto e la Roma sarebbe costretta a cercare un terzo centrale a buon mercato.


    2) La seconda pratica da sbrigare riguarda le cessioni. A Brunico è presente infatti una lista di personaggi che Ranieri non gradisce: Cicinho, Loria, Okaka, Cerci, Faty, Barusso e Guberti, oltre a Baptista e Doni. Tutti da piazzare. Impresa difficile per quanto riguarda Cerci (in scadenza di contratto), Okaka (reticente a scendere in B) e i brasiliani che hanno un ingaggio esageratamente elevato.

    3) L'altra nuvola è ancora più nera e aleggia sul futuro della società.
    Il mandato a vendere, affidato alla Banca Roschild, nonostante l'annunciato incontro di oggi tra Italpetroli e Unicredit, potrebbe infatti slittare ad agosto e mettere in difficoltà eventuali compratori che rinvierebbero il discorso alla prossima stagione. In più c'è da registrare il gelo glaciale fra Gian Paolo Montali e Bruno Conti. I due non si parlano e una nuova smentita non cancellerebbe comunque la forte sensazione percepita in questi giorni.

    (Leggo - Edizione Roma)


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