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  • Roma, De Sisti a CM: 'Scommetto su Destro, per Andreazzoli parlano i numeri'

    Roma, De Sisti a CM: 'Scommetto su Destro, per Andreazzoli parlano i numeri'

    • Valerio Nasetti

    Grazie alla vittoria di sabato scorso contro la Fiorentina è ritornato il sereno sulla Roma. Osvaldo ha deciso la partita e ha fatto pace con i tifosi, tuttavia continuano ad andare per la maggiore i temi riguardanti il futuro allenatore e il pericolo di una cessione prematura di Marquinhos. Calciomercato.com ha voluto fare il punto della situazione con un'icona giallorossa: Giancarlo De Sisti. E' stato nella Roma per dieci anni: dal 1960 al 1965 e dal 1974 al 1979 realizzando 22 gol.

    La partita della Roma contro la Fiorentina ha sancito la pace tra Osvaldo e i tifosi giallorossi, ma si parla ancora di una probabile cessione.

    'Osvaldo è un grande attaccante, è sempre presente sul campo, ha indole e tecnica. Ho visto la partita del Franchi e sono sincero: fino al momento del gol non mi era piaciuto granchè, ma i centravanti vivono di guizzi, grandi colpi, e grazie a quel gol ha trasformato la propria partita da anonima in memorabile. Per quanto riguarda il suo futuro, bisognerebbe chiedersi perché Osvaldo non rimanga mai per oltre due anni nella stessa squadra. Ma sono questioni personali e ne vorrei rimanere fuori. Io comunque scommetto su Destro'.

    Le piace?
    'Molto, la Roma se lo deve tenere stretto, poi ci sono altri giocatori su cui la dirigenza deve continuare a puntare'.

    Quali?

    'Pjanic, Lamela, ma soprattutto Marquinhos, ancora più degli altri due. E' un giocatore formidabile. Qualche settimana fa ero in una riunione organizzata dall’Aic, accanto a me c'era Giacomo Losi: gli ho detto Marquinhos mi ricorda molto te. Lui era d'accordo, crediamo entrambi che diventerà un campione. La Roma è stata grande nel crederci per prima e fargli firmare cinque anni di contratto. Se l'obiettivo è creare per l'anno prossimo una rosa da scudetto, allora Marquinhos ci deve essere assolutamente. Vedrei di buon occhio un mix di gioventù e di esperienza e se tra i vecchietti continuerà ad esserci un certo Francesco Totti, allora staremo a cavallo'.

    Ha citato Marquinhos, è al centro di un intrigo di mercato. Si dice che interessa a molte squadre europee. Lo conferma?

    'Sì, sta disputando un'ottima stagione e di conseguenza gli addetti ai lavori si informano. E' stato segnalato per esempio al Manchester United, ma non so se Ferguson lo ritenga un giocatore da acquistare. In estate faranno le loro valutazioni, il valore del cartellino è altissimo e la società dello United non è ricca quanto quella del City o del Psg. Al di là di questi discorsi, il pallino del gioco ce l'ha la Roma. Il difensore ha un contratto fino al 2017 ed è giusto che i giallorossi se lo tengano: se la Roma vuole puntare ai massimi livelli non ha nessun motivo per privarsene'.

    Che ne pensa del presidente Pallotta?

    'Guardi, mi è rimasta impressa una sua intervista nella quale ha dichiarato di avere in mente un progetto ventennale per la Roma. Ma io tra vent'anni non ci sarò più: deve crearla prima, una grande Roma. La voglio vedere vincere ancora. La gente oltretutto non aspetta all'infinito. Ha atteso due anni, ma è stanca. Vuole vedere un miglioramento'.

    Molto probabilmente l'anno prossimo cambierà nuovamente l'allenatore.
    'La dirigenza dovrà effettuare a breve una scelta ben ponderata, non può più permettersi di sbagliare. Abbiamo vissuto un anno di Luis Enrique e un semestre di Zeman molto deludente. Io dico però che in cima alle priorità ci sono i giocatori. Gli allenatori passano in secondo piano. Allegri e Mazzarri sono due tecnici validi e per Andreazzoli parlano i numeri: ha fatto molto bene e ha creato un buon rapporto con il gruppo. L'allenatore del futuro dovrà amalgamarsi bene con la rosa a disposizione. Valutare chi sia meglio o peggio non spetta a me, di sicuro auguro ai dirigenti di compiere la scelta giusta'.


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