Le molte occasioni sciupate contro il Sassuolo e l'opaca prestazione contro il Cagliari pesano sul conto di Adem Ljajic. Chi lo conosce è convinto sia colpa della pressione. Troppa, forse, per un ragazzo di 22 anni. Il dover sostituire Totti e dare delle risposte immediate e inconfutabili prima del ritorno dello stesso capitano, di Borriello e Destro lo rende poco tranquillo. Così si spiegherebbe l'involuzione del talento ex Fiorentina, bravo a colpire tre volte nelle prime sei partite, poi improvvisamente smarrito nell'attacco giallorosso.

Rudi Garcia lo rincuorerà in questa settimana a Trigoria. Il tecnico francese stravede per lui e lo ritiene un attaccante in grado di fare la differenza in qualsiasi momento. Se Ljajic riuscirà a contrastare le emozioni troverà spazio anche quando il reparto degli attaccanti sarà al completo. La società ha investito 11 milioni di euro su lui dei 30 arrivati per Lamela, un altro che a Roma ha trovato delle difficoltà.

Questa però è un altra squadra. I giovani sono una parte della rosa, non la totalità. A differenza dell'argentino, Ljajic può avere diversi punti di riferimento per crescere con efficacia e avrà un'altra chance a Bergamo. Senza strafare, le vittorie si costruiscono con la calma e con la tecnica. Sopratutto ora: la sua imprevedibilità può essere una componente fondamentale per superare gli avversari, ormai consapevoli di come si affronta la Roma.