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  • Roma, perché cedere Pjanic conviene

    Roma, perché cedere Pjanic conviene

    • Emanuele Tramacere
    "Se mi riesce una manovra a coda di gatto maculato... forse teniamo sia Nainggolan che Pjanic". Con queste parole, poi ribadite anche dal presidente James Pallotta ("Pjanic e Nainggolan ho già detto che non li venderemo") il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, provava a tracciare le linee guida del mercato giallorosso. Eppure, nonostante le smentite, il club capitolino è pronto a fare un doppio sacrificio sul mercato perché per entrambi i centrocampisti il mercato è tutto fuorché chiuso. Se il centrocampista belga ha confermato i contatti con il Chelsea, per il trequartista bosniaco la corsa si è ristretta a tre club, con il Barcellona momentaneamente in vantaggio su Juventus e Bayern Monaco.

    CEDERE PJANIC CONVIENE - Se per Nainggolan la Roma sta facendo muro, chiedendo almeno 45 milioni di euro ai club interessati, un discorso diverso va fatto invece per Miralem Pjanic. Nel suo contratto è presente una clausola rescissoria da 38 milioni di euro che permetterebbe al club giallorosso di realizzare una notevole plusvalenza.

    L'IMPATTO A BILANCIO - Arrivato alla Roma nell'estate del 2011 per 11 milioni di euro pagabili in 3 rate dall'Olympique Lione, attualmente il cartellino del centrocampista bosniaco incide a bilancio ancora per circa 4,15 milioni dato il prolungamento di contratto firmato a maggio 2014 e che ha portato la naturale scadenza degli accordi al 30 giugno 2018. Cedere Pjanic oggi per 38 milioni di euro, il valore della clausola per questa estate, significherebbe per la Roma realizzare una plusvalenza di ben 34 milioni di euro che coprirebbe al 100% l'obbligo di rientrare dal deficit finanziario imposto dalla Uefa per le violazioni del Fair Play Finanziario.

    LA CLAUSOLA NEL 2017 - Vendere Pjanic nel corso di questa estate, tuttavia, è per la Roma di vitale importanza anche per una seconda motivazione. Come detto il contratto del bosniaco è in scadenza il 30 giugno 2018 quindi, a conti fatti se Pjanic dovesse restare un altro anno in giallorosso senza rinnovare inizierebbe, nella prossima estate (quella del 2017) il suo ultimo anno di contratto svalutandone il potenziale economico. Inoltre, dato da non sottovalutare, la stessa clausola rescissoria nelle prossima stagione scenderà per contratto da 38 a 28 milioni di euro rendendo il giocatore appetibile per gran parte dei club di prima fascia europei che, con Pjanic nell'ultimo anno di contratto, proverebbero a forzare la mano con il giallorossi che, quindi, rischierebbero di perderlo a zero l'anno successivo.

    IL RISPARMIO SULL'INGAGGIO - Per il bilancio della Roma, infine, non sarebbe da sottovalutare anche l'impatto dello stipendio percepito da Pjanic. Arrivato in giallorosso con un contratto a salire partito da 3,6 milioni annui, oggi guadagna oltre 4,5 milioni di euro netti (9 lordi) più bonus. Di fatto la Roma dovrà sborsare per lui, bonus esclusi, circa 18 milioni di euro per il suo stipendio.

    56 MILIONI DI MOTIVI - A conti fatti, l'addio di Pjanic alla Roma non solo potrebbe essere fondamentale per il Fair Play Uefa, se avverrà entro il 30 giugno, ma permetterebbe alla squadra di James Pallotta di incassare 38 milioni di euro e risparmiarne 18 di ingaggio. Un totale di 56 milioni di motivi per cui, fra lui e Nainggolan, la roma sta cercando di trattenere ad ogni costo il centrocampista belga.

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