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  • Roma, Florenzi: 'Totti e De Rossi i miei esempi'

    Roma, Florenzi: 'Totti e De Rossi i miei esempi'

    Il terzino della Roma Alessandro Florenzi ha rilasciato un'intervista pubblicata dal sito uefa.com. Queste le sue parole, relative al primo appuntamento di Champions tra Roma e Barcellona:

    Cos'hai provato quando hai visto entrare la palla in rete?
    "Diverse emozioni. La prima quando ho visto la palla in volo dirigersi in porta, e questa è stata già una grande cosa. Poi ho cominciato a realizzare che la palla sarebbe potuta entrare. Quando ho visto il pallone insaccarsi e i tifosi impazzire, ecco, quella è stata una delle emozioni più belle mai provate da quando gioco a calcio".

    Cosa ti ha spinto a provare il tiro da quella distanza?
    "Ho visto il portiere fuori dalla linea di porta e in quel momento non avevo così tante opzioni, così la sorte ha voluto che io segnassi questo magnifico gol. Istinto, pazzia e cuore, ecco, queste sono qualità che ho calcisticamente parlando, ma anche nella mia vita privata".

    L'esultanza...
    "Ricordo che il primo a venirmi incontro è stato Daniele (De Rossi). Io ero solo sorpreso e incredulo. Non è qualcosa che succede tutti i giorni. Francesco (Totti) e Daniele sono i simboli di Roma. Io sto cercando di seguire il loro esempio, e se potessi seguire le loro orme, ne sarei estremamente orgoglioso. Vorrei provare a non deluderli".

    Cosa ti hanno detto i compagni?
    "Daniele mi ha gridato 'sei un pazzo' per aver provato quel tiro, ma poi si è complimentato con me. Ricevere complimenti da lui e Francesco è stato semplicemente meraviglioso".

    Che è successo negli spogliatoi dopo la partita?
    "È stato bello lasciare il campo con quel risultato. Pareggiare una partita del genere è stato difficile perché stavamo giocando contro la squadra più forte del mondo. Sinceramente ho pensato di più al risultato finale che non al mio gol del pari. Lo stile di gioco del Barcellona è unico. Loro giocano a 200 all'ora, e si passano il pallone fin quando non trovano un buco per fare gol. In attacco inoltre hanno quei tre che non hanno bisogno di presentazioni".

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