Vale per timonieri vecchi e nuovi. Qualunque siano le soluzioni delle sorti societarie, non si dimentichi la spina dorsale della tifoseria che non accetterebbe ridimensionamenti dell’edificio costruito magistralmente da Ranieri. Anzi, aspetta puntelli che lo rendano ancora più solido. Animo, amici giallorossi. Gridiamo che non è stato invano trasferire le nostre passioni oltre i confini dell’Olimpico. Quelle migliaia di bandiere giallorosse che hanno sventolato a Bari, Parma, Verona , creando il panico nella ricca armata interista, costretta sulla corda fino all’ultimo minuto del campionato, hanno costituito tappe storiche da cui ripartire. La nostra squadra, con le capacità espresse sul campo, non è più la sorpresa, la meteora.

Ai tifosi giallorossi è stato regalato un sogno. Ringraziano doverosamente, esprimono la loro gratitudine , però non piacerebbe il risveglio improvviso. Lo sappiano banchieri, imprenditori , personaggi di vario tipo, potenzialmente interessati all’acquisto della Società. Padroni di tutelarsi. ma invitati nella stesura dei loro programmi , a mettere in conto prima di tutto il tifoso romanista, insostituibile base di partenza.

Non è il momento della retorica o dell’emotività a danno della concretezza. Le argomentazioni costituiscono incontestabili realtà, che si esprimono nello zoccolo duro della gente romanista, da cui nascono importanti sostegni economici , naturalmente uniti allo spessore tecnico della squadra, che si chiamano introiti delle televisioni, di sponsor, delle biglietterie, di fiduciosi abbonati, non ultimo del merchandising.

Roma, capitale del mondo, ha il dovere di primeggiare anche nel panorama calcistico. Gli appassionati giallorossi, come sempre , sono pronti ad offrire ancora il loro contributo. Per favore, nessuno immagini di deluderli.