Quarantacinque minuti. Tanto è durato il tridente romanista a Parma, poi Ranieri ha deciso prima di togliere Francesco Totti nell'intervallo e, dopo sette minuti della ripresa, di far uscire anche Mirko Vucinic. Quarantacinque minuti in cui i tre attaccanti romanisti non hanno certo impressionato, ma non è che nella ripresa le cose siano andate meglio. Anzi. Se la prima uscita del tridente non è stata granché, si spera che la seconda sia buona. Anche perché non è che ci siamo molte alternative.

In più, rispetto alla gara del Tardini, c'è il rientro nella lista dei convocati di Jeremy Menez ma il francese non ha ancora nelle gambe i novanta minuti e quasi certamente partirà dalla panchina. Per questo il tecnico riproporrà probabilmente lo stesso schieramento del Tardini, con la differenza di De Rossi al posto di Pizarro e il recupero di Perrotta, che partirà sulla destra al posto di Cicinho (che a Parma era entrato in formazione all’ultimo momento dopo l'infortunio di Taddei). Differenze non da poco, considerando che sia De Rossi sia Perrotta hanno caratteristiche di corsa che non appartengono né al Pek né a Cicinho.

I primi a beneficiare del centrocampo rinforzato saranno senza dubbio gli attaccanti, a cominciare da Vucinic. Il montenegrino potrà concentrarsi maggiormente sulla fase offensiva, lasciando a Riise e Brighi, che agirà dalla sua parte, il compito di coprire. Svincolato da questi compiti Mirko, che ieri è tornato ad allenarsi col gruppo e ha superato i problemi alla schiena che gli hanno impedito di allenarsi due giorni fa, potrà essere pericoloso dalla metà campo in su. Vucinic non segna da Roma-Inter, un gol pesantissimo quello in tuffo in pieno recupero contro i nerazzurri, che però è rimasto un episodio isolato in questa stagione.

(Il Romanista)